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Quarta notte di scontri in Francia, oltre mille arresti

I disordini più violenti a Marsiglia e Lione - Mbappé: "la violenza non risolve niente"

  • 1 luglio 2023, 07:44
  • 6 settembre 2023, 06:14
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Incendi e scontri non abbandonano Nanterre, epicentro delle violenze

  • Keystone
Di: ATS/AFP/RedMM 

Continuano i disordini in Francia, ma con una "intensità molto minore" almeno nella regione della capitale Parigi. Lo sostengono le autorità che, in previsione della quarta notte di scontri, avevano mobilitato un contingente eccezionale di 45'000 uomini, tra poliziotti e gendarmi.

In visita a Mantes-la-Jolie (Yvelines), il ministro degli Interni francese Gérard Darmanin ha annunciato intorno alle 2.30 del mattino che la violenza era "meno intensa", con 1'311 persone arrestate in tutto il Paese e sacche di tensione in particolare a Marsiglia e Lione. Darmanin ha anche avuto un breve colloquio con un agente della gendarmeria, secondo il quale la situazione sta lentamente tornando alla normalità. Nelle ore successive il numero dei fermi durante la quarta notte di scontri è salito fino a superare quota 1'300.

Decine di furgoni della polizia sono stati dislocati a Nanterre, epicentro delle violenze urbane dopo la morte del giovane Nahel, ucciso dal fuoco della polizia durante un controllo stradale, e che ancora venerdì è stata punteggiata dai fuochi d'artificio e dai petardi.

Francia a ferro e fuoco

Telegiornale 30.06.2023, 20:00

Marsiglia è stata ancora una volta teatro di scontri e saccheggi, sia nel centro città che nei quartieri popolari più a nord. La polizia ha riportato 88 arresti intorno alle 2 del mattino dall'inizio della serata. Quattro agenti di polizia sono rimasti leggermente feriti e un grave incendio, "legato ai disordini" secondo una fonte della polizia, è scoppiato in un supermercato.

La regione di Parigi pure non è stata risparmiata. A Nanterre, città natale di Nahel nella periferia occidentale di Parigi, sono state arrestate nove persone in possesso di taniche e bombe molotov. Anche altre città della zona sono state colpite, con edifici pubblici dati alle fiamme.

In tutta la Francia si sono contati 1350 veicoli dati alle fiamme e 234 edifici danneggati. Sulle strade invece si sono registrati 2'560 incendi, una migliaia abbondante in meno della notte precedente (3'880). Secondo l'ente televisivo francese BfmTv sono stati inoltre presi di mira anche edifici delle forze dell'ordine locali, con attacchi a 31 commissariati, 16 uffici di polizia municipale e 11 caserme della gendarmeria.

In totale sono 79 gli agenti della Polizia e della Gendarmeria rimasti feriti.

Il governo ha deciso di cancellare tutti i "grandi eventi", come i concerti di Mylène Farmer allo Stade de France di venerdì e sabato. Il governo ha inoltre deciso di bloccare a livello nazionale gli autobus e i tram dopo le 21.

RG 12.30 del 01.07.23: gli aggiornamenti con Chiara Savi

RSI Info 01.07.2023, 12:44

  • Keystone

Si temono altre violenze anche nella giornata di sabato che sarà segnata dai funerali del 17enne ucciso martedì a Nanterre, alle porte di Parigi, da un poliziotto.

L'appello di Mbappé

Nuovo messaggio di Kylian Mbappé e della nazionale francese nel pieno della crisi in Francia per l'uccisione di Nahel, 17 anni, martedì scorso a Nanterre per mano di un poliziotto. Dopo aver condannato l'episodio con parole molto dure, Mbappé torna per ribadire - con i compagni - lo "shock" per la "brutale" scomparsa del giovanissimo Nahel. Poi però - continuano - "assistiamo da allora all'espressione di una rabbia popolare di cui comprendiamo la sostanza, ma di cui non possiamo approvare la forma".

Per i Bleus, "la violenza non risolve niente, ancora meno quando si ritorce comunque e di continuo contro quelli che la esprimono, le loro famiglie, i loro amici e i loro vicini". "Esistono - aggiungono i nazionali francesi di fronte alla rivolta che divampa nelle città francesi - altri modi pacifici e costruttivi per esprimersi".

La versione del passeggero

Sull'accaduto ha preso parola anche il passeggero accanto a Nahel il giorno del tragico incidente che, attraverso un video pubblicato in rete, racconta una versione dei fatti in parte discordante con quella ufficiale. D'allora latinante, il giovane ha detto di aver avuto "paura" che i poliziotti sparassero anche a lui, dopo aver visto l'amico agonizzare accanto a lui.

I tre (Nahel, l'amico e un terzo, che è stato fermato e subito rilasciato) stavano "facendo un giro" a Nanterre - racconta nel video - quando hanno notato gli agenti della polizia seguirli in motocicletta. I giovani hanno accostato e il primo poliziotto si è rivolto a Nahel con minacce e intimidazioni: "spegni il motre o ti sparo" ha detto, per poi colpire il giovane con il calcio della pistola. "Poi è arrivato il secondo poliziotto e anche lui gli ha sferrato un colpo", ha detto ancora l'amico.

Secondo il giovane, il primo ha poi "puntato l'arma alla tempia" a Nahel, cercando di spaventarlo. "Non ti muovere o ti pianto una pallottola in testa" diceva il primo, mentre il secondo lo incitava, "sparagli". A quel punto l'agente avrebbe colpito per la terza volta il 17enne.

La ricostruzione ufficiale, resa dal prefetto Laurent Nunez, sostiene invece che "il conducente, che aveva spento il motore, ha riavviato il veicolo ed è ripartito. È a quel punto che il poliziotto ha fatto uso dell'arma".

Anche il terzo ragazzo ha riportato la sua versione dei fatti. Stando alle sue parole sarebbe stato "il terzo colpo con il calcio dell'arma che avrebbe fatto lasciare il pedale del freno a Nahel, e questo avrebbe fatto muovere l'auto".

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