L'aeroporto internazionale di Los Angeles è stato evacuato venerdì in mattinata (ora locale) a causa di una sparatoria. Un agente di sicurezza è morto e altri sette sono rimasti feriti.
Il fatto di sangue è avvenuto nell'area di controllo dei passeggeri del terminal 3, dove un 23enne con un fucile d'assalto è stato visto sparare prima di essere fermato dalla polizia. Sembra che quest'ultimo, residente nella metropoli californiana, fosse un agente fuori servizio della stessa agenzia di sicurezza per cui lavorava la guardia uccisa, la TSA (Transportation Security Administration), ma su questo aspetto non ci sono conferme ufficiali.
È stato arrestato dopo essere stato colpito nel corso di uno scontro a fuoco e ora verserebbe in condizioni critiche all'ospedale. Gli inquirenti ritengono che abbia agito da solo e che volesse compiere una strage, considerato che aveva con sé oltre cento munizioni.
Testimoni parlano di una enorme ressa che si sarebbe venuta a creare dopo gli spari. In seguito al panico generale, molte persone sono uscite dall’edificio correndo sulla pista.
Il traffico degli aerei in arrivo e in partenza nello scalo californiano è stato sospeso e tutte le vie di accesso alla zona sono state chiuse. Il traffico deviato dalla polizia verso aree lontane dal perimetro dell'aeroporto ha creato notevoli ingorghi nella zona.
ATS/Reuters/AP/cos/EnCa/spal
Gallery image - Sparatoria allo scalo di Los Angeles