The Mill, il successo del giornalismo locale

La svolta è arrivata con l’endorsment, sotto forma di finanziamento, da parte dell’ex direttore generale della BBC, già CEO del New York Times, Sir Mark Thompson. Tra i primi a riconoscere il potenziale dell’iniziativa di Joshi Herrmann, giornalista con un passato in diversi quotidiani nazionali. Una scommessa al buio, la sua, nata durante la pandemia, investendo i risparmi di una vita in una newsletter quotidiana, che nei primi tempi veniva inviata dalla sua stanza da letto. Vincente l’intuizione di riportare l’attenzione sulla cronaca locale: poche notizie, selezionate, approfondite, attraverso articoli tra il saggio e l’inchiesta. Lunghi pezzi documentati, sul modello del Sunday Times o del New Yorker, dedicati alla quotidianità di Manchester, quella dietro l’angolo, solo all’apparenza banale e irrilevante.

Successo inaspettato

Presto, la sua newsletter, The Mill, ha raggiunto un vasto pubblico, crescendo tramite un inarrestabile passa-parola. E consentendo a Herrmann di assumere qualche collaboratore, e affittare uno spazio per la redazione. Un successo che ha riportato in auge il giornalismo locale, mortificato dal sovraccarico pubblicitario e dalla sua vocazione esclusiva alla cronaca nera. Oggi sono circa 5’000 gli abbonati a The Mill, e poco meno di 40’000 quelli registrati che hanno accesso ad un numero limitato di articoli. Numeri simili a quelli di The Post (Liverpool) e The Tribune (Sheffield), le altre due “pubblicazioni locali digitali” nel frattempo inaugurate da Herrmann e che sta smentendo studi e ricerche di mercato sulla crisi dell’editoria britannica: le vendite di giornali locali nell’ultimo decennio si sono più che dimezzate, i ricavi pubblicitari sono precipitati del 69%, solo una persona su dieci oggi legge almeno un quotidiano locale ogni settimana.

Numeri che, però, appaiono in netto contrasto con il recente sondaggio condotto da Reuters Digital News, secondo cui la fiducia nelle notizie è così diminuita da convincere un numero crescente di persone, di tutte le età, ad adottare nuove misure per trovare “notizie affidabili”. È anche a loro che The Mill, e le sue sorelle newsletter, si rivolgono.