Donald Trump ha tenuto un’infuocata conferenza stampa, la prima dopo quattro settimane alla Casa Bianca. Trump ha accusato i media, i democratici e la giustizia di boicottare le sue azioni di Governo. E non ha risparmiato l’Amministrazione Obama ritenendola responsabile di "aver diviso il paese". Mai, finora, un presidente degli Stati Uniti si era espresso in toni tanto accesi.
Il repubblicano ha voluto sottolineare che la sua "amministrazione funziona perfettamente". Anche se i primi giorni da presidente non sono stati veramente tranquilli: dimostrazioni di piazza, una chiara sconfitta inflittagli dalla giustizia per il suo decreto anti immigrazione e le dimissioni di alcuni esponenti di spicco del suo Governo.
Nel mirino di Trump, è finita soprattutto la stampa. Tanto che il presidente ha spiegato a chiare lettere di "voler parlare direttamente con i cittadini che lo hanno eletto scalvancando i media" che "ritengo disonesti e incapaci di trasmettere la verità e di trattare i cittadini con il rispetto che meritano".
La rinuncia di Harward
Nel frattempo Robert Harward, vice ammiraglio della Navy in pensione, ha declinato l'invito di Trump ad assumere l'incarico di consigliere alla sicurezza nazionale occupato finora da Michael Flynn, dimissionario dallo scorso lunedì. La decisione di Harward, attualmente dirigente alla Lockheed Martin, è stata resa nota dalla stessa Casa Bianca. I motivi addotti dal vice ammiraglio sarebbero di carattere familiare, professionale e finanziario.
ATS/AFP/Swing
DAL TG12.30: