È stato tramutato in arresto da parte di un tribunale di Mosca il fermo avvenuto ieri (giovedì) nella capitale russa di Laurent Vinatier, dipendente del “Centro per il dialogo umanitario” di Ginevra.
Vinatier, cittadino francese, è accusato di avere raccolto informazioni sulle attività militari della Russia senza essersi registrato quale “agente straniero” presso le autorità, come vuole la legge russa sulle organizzazioni estere, nota perché già usata più volte in passato per reprimere il dissenso.
Se riconosciuto colpevole, l’uomo rischia fino a cinque anni di carcere solo per la mancata registrazione, salvo imputazioni più gravi. Le autorità non hanno fornito al momento ulteriori informazioni. Durante l’udienza per la convalida del fermo, Vinatier si è scusato per non essersi registrato e ha affermato di avere sempre trasmesso la posizione della Russia nel suo lavoro.
Un esperto della regione
Laureato in filosofia, esperto di Russia e Asia centrale e in particolare del conflitto ceceno, il 48enne lavora dal 2014 per l’organizzazione svizzera, che esiste dal 1999 ed è specializzata in mediazione e buoni uffici.
Il centro per il dialogo umanitario si è occupato di conflitti di vario tipo in tutto il mondo, dal separatismo di Aceh (Indonesia) allo scioglimento dell’ETA in Spagna, e anche nel tentare di mantenere canali aperti tra Kiev e Mosca dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il centro, in particolare, ha svolto un ruolo nei contatti che hanno permesso di ottenere l’accordo tra i belligeranti per consentire l’esportazione di grano ucraino.
Un contesto di tensione
Il caso è scoppiato mentre montano le tensioni tra Russia e Francia. Parigi accusa il Cremlino di essere dietro a varie azioni di destabilizzazione e disinformazione, anche in vista delle elezioni europee e delle Olimpiadi. La Russia, dal canto suo, rimprovera alla Francia una linea sempre più dura di sostegno a Kiev.
Curiosa coincidenza: proprio oggi a Parigi un ventiseienne russo del Donbas, giunto in Francia pochi giorni fa, è stato interrogato dai giudici dell’antiterrorismo che ne hanno disposto la carcerazione preventiva.
Arrestato quattro giorni fa in circostanze fortuite (si era infortunato nella sua camera d’albergo) l’uomo – che ha combattuto per quasi due anni nelle fila delle forze russe in Ucraina – progettava un attentato terroristico e stava preparando ordigni esplosivi, affermano gli inquirenti francesi.
Russia: francese arrestato per "spionaggio"
Telegiornale 07.06.2024, 12:30