Il PVV, partito di estrema destra che aveva vinto le ultime legislative nel novembre del 2023, ha ritirato il proprio appoggio al Governo dei Paesi Bassi. La sua uscita dalla coalizione, annunciata dal leader Geert Wilders, fa cadere l’Esecutivo quadripartitico del premier Dick Schoof e apre la strada a elezioni anticipate nella quinta economia dell’UE.
La formazione di Wilders lamenta il mancato accordo al suo piano in dieci punti per frenare le richieste di asilo. Ritiene che il Governo abbia impiegato troppo tempo a implementare “la politica di immigrazione più stretta mai vista” che era stata concordata nel programma di legislatura.
Schoof è un tecnico, funzionario di alto rango scelto come primo ministro nel maggio del 2024, dopo che non era stata trovata un’intesa per una compagine guidata dallo stesso Wilders (gli alleati non lo avevano voluto su quella poltrona).
Il PVV conta su 37 deputati sui 150 seggi dell’attuale Camera bassa. Secondo i sondaggi, è ancora il partito più forte del Paese, ma è ora tallonato da vicino dall’alleanza fra socialdemocratici e verdi guidata da Frans Timmermans e dai liberali del VVD. Dalle urne non potrà uscire in ogni caso che un panorama frammentato, che renderà obbligatoria la ricerca di alleanze.

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Notiziario 03.06.2025, 10:00
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