La notte tra giovedì 4 e venerdì 5 dicembre 2025 sarà illuminata dalla cosiddetta “Superluna Fredda”. Questo fenomeno, che si verifica quando la Luna piena coincide con il perigeo (il punto in cui l’orbita lunare – di forma ellittica - è più vicina alla Terra), viene abitualmente presentato con una certa enfasi dai media. Ma quanto c’è di eccezionale in questa “Superluna”? E cosa ne pensano gli astrofili dell’attenzione che regolarmente ruota attorno a questo evento astronomico?

Arriva la Superluna Fredda
RSI Info 03.12.2025, 10:00
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La Superluna: una costruzione mediatica
“Se i media non ci dicessero che c’è una Superluna in arrivo, nessuno se ne accorgerebbe”, ci spiega Fausto Delucchi, membro della Società astronomica ticinese e responsabile delle serate all’osservatorio di Carona. Secondo Delucchi, “esiste una sorta di autosuggestione da parte di chi, incuriosito dalla notizia, scruta il cielo con una certa aspettativa”.
Il motivo è presto detto: la variazione di dimensione tra una Luna piena alla sua distanza massima dalla Terra (in gergo, all’apogeo, a circa 406’740 chilometri) e alla sua distanza minima (al perigeo, circa 356’000 chilometri) è di circa il 14%: una differenza minima e impercettibile all’occhio umano. “È molto difficile notare la variazione di dimensioni perché non abbiamo un termine di paragone immediato. La Luna piena, vista tra le dita di una mano a braccio teso, ha un diametro apparente di soli 6 millimetri, meno del diametro di una sigaretta”, afferma Delucchi.
Anche se questo confronto fosse possibile, in realtà, coglierne le differenze resterebbe complicato, come dimostra un semplice esercizio suggerito dal nostro ospite e riportato di recente sul sito della Società astronomica ticinese:
“Si prenda un foglio di carta bianco e si disegnino con il compasso due cerchi, uno di fianco all’altro; il primo di raggio 4,3 centimetri e il secondo di raggio 4,9 centimetri. Si ritaglino i due dischi e si incollino su un foglio “nero” e poi si osservi questo “collage” da una distanza di 10metri. Ecco come vedremo la “mini-Luna” (disco piccolo) rispettivamente la “maxi-Luna” (disco grande). Orbene chi riesce a distinguerne la differenza ha già una buona vista, ma la difficoltà è che noi in cielo vediamo “solamente” una Luna, l’altra di confronto ce la dobbiamo immaginare da un precedente plenilunio!”

Un fenomeno non così raro
Le cosiddette “Superlune” non sono nemmeno un fenomeno raro: in media, si verificano dai quattro ai sei eventi all’anno. La coincidenza tra la fase di Luna piena e il perigeo non avviene ogni mese, perché il ciclo delle fasi lunari (29,5 giorni) e il ciclo del perigeo (27,5 giorni) non sono sincronizzati. Nel caso imminente, la Luna raggiungerà la fase di piena alle 00:14 del 5 dicembre, quando mancheranno poche ore al suo passaggio al perigeo, il punto più vicino alla Terra. Il nostro satellite disterà soltanto 356.961 km al perigeo, e 357.219 km durante la fase di piena: una combinazione quasi perfetta, che farà brillare la Luna del 15% oltre l’ordinario. La stessa distanza del perigeo è variabile, perché a seconda della posizione della Terra attorno al Sole, la Luna può venire ulteriormente “schiacciata” verso il nostro pianeta per l’attrazione solare.
L'altra faccia della luna
Il giardino di Albert 08.10.2023, 18:05
Un’occasione per ammirare il cielo
Delucchi riconosce che tornare a parlare di Luna può comunque essere un’occasione per risvegliare l’interesse verso i fenomeni astronomici, e suggerisce, al di là delle “superlune”, un suo personalissimo sguardo verso lo spettacolo celeste: “Consiglio di osservare la Luna al momento in cui sorge, meglio se in fase crescente: due minuti di vera apnea e meraviglia”. Delucchi ci svela un altro mistero: perché la Luna all’orizzonte ci sembra più grande? Si tratta in realtà di un’illusione ottica. “All’orizzonte abbiamo dei riferimenti visivi come alberi o montagne. Il nostro cervello fa dei paragoni e ci fa sembrare la Luna più grande di quello che è realmente.”
La Luna piena immortalata sul Rigi Kulm, tra il Canton Lucerna e il Canton Soletta. All'orizzonte il nostro satellite sembra più grande a causa di un'illusione ottica
Insomma, anche se il termine di “Superluna” non ha un’origine scientifica, parlarne ha il pregio di ricordarci che ogni tanto vale la pena fermarsi a contemplare la meraviglia del mondo celeste sopra alle nostre teste. A tal proposito, Delucchi ci anticipa uno degli appuntamenti da non perdere nel 2026: “Il 12 agosto ci sarà un’eclissi totale di Sole visibile dall’Irlanda alla Spagna. Un fenomeno raro in Europa, che potrebbe essere molto interessante da osservare.”







