Svizzera

20 anni di carcere per l'omicida di Lucie

Non ci sarà l'internamento a vita chiesto dall'accusa

  • 29.02.2012, 19:51
  • 06.06.2023, 11:54

Il 28enne pregiudicato che nel marzo del 2009 aveva brutalmente ucciso in Argovia Lucie Trezzini, ragazza alla pari friburghese di 16 anni, è stato condannato oggi per assassinio a 20 anni di carcere e all'internamento, ma non a vita.

Al termine di due giorni di processo nella sala comunale di Untersiggenthal, i giudici del tribunale di Baden hanno deciso di non dare seguito alla volontà dell'accusa, che aveva chiesto l'internamento a vita , verdetto invocato pure dai genitori dell'adolescente; la difesa, adducendo la possibilità dell'imputato di guarire, aveva domandato 18 anni di reclusione e terapie .

Carcere, internamento e internamento a vita

L'internamento normale, cui è stato condannato l'assassino di Lucie, prevede che il condannato non esca immediatamente al termine della pena ricevuta, ma sia comunque tenuto sotto sorveglianza, a tempo indeterminato, in penitenziario o in un apposito istituto; durante l'internamento si effettuano periodici esami: se il criminale viene giudicato non più pericoloso, può essere messo in libertà vigilata.

L'internamento a vita esclude invece che il condannato possa un giorno ritrovare la libertà. È stato introdotto nel 2008 grazie a un'iniziativa popolare del 2004 ed è stato pronunciato solo una volta in Svizzera; richiede infatti particolari condizioni: oltre alla gravità di quanto commesso, deve esserci la forte probabilità di nuovi crimini e, appunto, un giudizio di sostanziale irrecuperabilità del condannato.

Decisivo il parere degli esperti

Decisivo è stato il parere dei due esperti indipendenti sentiti dalla corte, ha spiegato quest'ultima: le loro perizie hanno infatti aiutato la difesa sostenendo che l'assassino non è irrecuperabile, visto che "una lunghissima terapia potrebbe essere efficace".

Pregiudicato e reo confesso, autore di un omicidio brutale

Reo confesso e già condannato in passato per tentato omicidio, Daniel H. aveva raccontato di aver adescato Lucie alla stazione di Zurigo, promettendole 500 franchi se avesse posato come modella. L'aveva quindi portata nel suo appartamento di Rieden, in Argovia: dopo aver assunto alcol e cocaina, l'aveva tramortita con un bilanciere, per poi tagliarle la gola. Sul cadavere, scoperto quattro giorni dopo, sono state trovate tracce di urina e sperma.

Stando alle sue spiegazioni, il 28enne non vedeva via d'uscita alla sua situazione dopo aver perso il lavoro ed essere stato lasciato dalla fidanzata e voleva quindi tornare in carcere.

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