L'agente della polizia basilese sospettato di aver trasmesso ad Ankara informazioni riguardanti oppositori turchi residenti in Svizzera non è una spia. Lo ha reso noto oggi, martedì, il Ministero pubblico di Basilea Città, che ha archiviato il caso.
La procura ha indicato che non sono state trovate prove che l'uomo abbia divulgato informazioni legate al segreto d'ufficio o che abbia svolto altre attività illegali a favore del paese anatolico.
Viene comunque portato avanti un procedimento per abuso d'autorità. Il funzionario, che lavorava nel servizio stradale come assistente di sicurezza senz’arma, ha infatti compiuto indagini immotivate su circa 160 persone consultando gli archivi informatici del corpo.
ATS/APe