"Se la Turchia intende perseguire i sostenitori di Fethullah Gülen che vivono in Svizzera, deve presentare una regolare domanda di assistenza giudiziaria": l'Ufficio federale di giustizia risponde così alle minacce di rappresaglia nei confronti dei simpatizzanti dell'imam esiliato negli Stati Uniti, pronunciate dall'ambasciatore di Ankara a Berna senza citare esempi precisi.
Autorità straniere non possono condurre interrogatori su suolo elvetico, né ascoltare testimoni o tantomeno operare arresti, ricorda la Confederazione. E anche in caso di richiesta di assistenza (ma finora non ne è giunta alcuna, ha precisato la portavoce Ingrid Ryser), non è detto che questa venga concessa, anzi: le regole sono severe. Berna può collaborare solo nel caso di un reato punibile in entrambi i paesi e non fornisce alcun aiuto se ritiene che le motivazioni alla base della domanda siano politiche.
ATS/pon
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