In Svizzera Apple viola la legge sui cartelli? È quanto intende verificare la Commissione federale della concorrenza (COMCO), che mercoledì ha aperto un’inchiesta preliminare sulle modalità di accesso all’interfaccia NFC (Near Field Communication) dei dispositivi con sistema operativo iOS.
Si tratta dell’interfaccia per lo scambio di dati senza fili su una corta distanza tra dispositivi mobili e altri apparecchi compatibili, impiegata in particolare nel settore dei pagamenti senza contanti. Ed è su questo punto che la COMCO intende fare chiarezza: gli altri fornitori di applicazioni di pagamento possono entrare in concorrenza in modo efficace con Apple Pay?
Fino al 2024 Apple rifiutava a fornitori terzi l’accesso all’interfaccia NFC dei suoi dispositivi, ma poi è intervenuta la Commissione europea. L’accesso è stato concesso, alla fine del 2024, anche ai fornitori svizzeri. Ma va stabilito se le modalità, diverse da quelle perviste sul territorio dello Spazio economico europeo, sono conformi al diritto dei cartelli.
Twint valuta un’azione legale contro Apple
Qualche giorno fa si è appreso che il sistema di pagamento digitale elvetico Twint stava valutando un’azione legale contro il colosso tecnologico americano. Infatti, la funzione di pagamento di Apple – un doppio clic sul pulsante laterale dell’iPhone – funziona in Svizzera solo se gli utenti hanno registrato la loro carta di debito o di credito su Apple Pay.
Twint e gli altri sviluppatori svizzeri possono già accedere a NFC e SE grazie a una soluzione che sfrutta un chip integrato negli iPhone, ha reagito Apple. Questo consente loro di proporre transazioni contactless dalle proprie applicazioni.

Notiziario
Notiziario 11.12.2025, 14:00
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Come spopola Twint
Millevoci 10.03.2025, 10:06
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