Heinz Karrer, nel quadro della giornata dell'economia, ha messo in guardia la Svizzera dall'abbandonare gli accordi bilaterali con l'Unione Europea, alla luce del voto sull'iniziativa contro l'immigrazione di massa. Per il presidente di economiesuisse, una simile mossa costerebbe non meno di 200 miliardi di franchi in termini di PIL.
Sulla base delle stime dell'istituto Prognos, "torneremmo indietro all'inizio degli anni '90 e il reddito per abitante calerebbe di un quarto", ha dichiarato. L'accesso delle imprese elvetiche al mercato interno europeo sarebbe molto più difficile.
Secondo Karrer, quindi, il risultato del 9 febbraio andrà concretizzato in comunione con le intese in vigore con Bruxelles. Non bisognerà avere fretta, perché una soluzione costruttiva per le due parti richiederà tempo e abilità nelle trattative.
pon/ATS