A dieci giorni dalla frana che ha devastato il villaggio di Blatten, riversando a valle milioni di metri cubi di materiale roccioso, la Lötschental sta cominciando lentamente a rialzarsi. Da venerdì notte è stato riaperto l’accesso stradale fino alla barriera che delimita la zona rossa.
Benché l’accesso rimanga limitato, i primi curiosi non hanno esitato a mettersi in viaggio per osservare con i propri occhi l’entità del disastro. “Viviamo a Zurigo, ne abbiamo sentito parlare alla radio e volevamo vedere di persona la gravità della situazione, perché non abbiamo mai visto la frana dal vivo”, raccontano al Telegiornale due giovani giunti sul posto. Un altro visitatore, arrivato apposta da Morges, aggiunge: “Ho visto alla televisione che la strada era riaperta, volevo vedere la frana di persona.”
La riapertura parziale segna però anche una svolta speranzosa per l’economia locale, fortemente legata al turismo. Fernando Lehner, portavoce del comitato di gestione della crisi, intervistato dalla RSI, lo ha rimarcato: “Il turismo è l’attività principale per la nostra piccola valle, quindi è molto importante che la gente possa arrivare. A Wiler, Ferden e Kippel sentieri e funivie hanno riaperto. Per noi il fatto che gli accessi stradali siano aperti è un fattore decisivo”.
La zona sbarrata viene comunque monitorata per evitare che qualcuno, magari spinto dalla curiosità, si metta in pericolo da solo. “L’area di Blatten continua a essere chiusa, così come i suoi sentieri ed è sorvegliata anche con i droni”, ha ricordato Lehner.
Ma non arrivano solo turisti: i proprietari di case di vacanza situate ai margini del disastro vengono portati elicottero alle abitazioni e hanno un’ora di tempo per sistemarle.
“E’ importante che stacchino dalla corrente apparecchi elettrici, o che svuotino congelatori rimasti pieni. Poi devono portare via la spazzatura che non sono riusciti a eliminare prima della frana, e prendere i loro oggetti personali più importanti”, spiega Manfred Ebener, dello Stato maggiore di comando regionale.
Nonostante la riapertura, la situazione resta complessa. Le autorità invitano alla prudenza e ricordano che ci vorrà tempo prima che la valle possa tornare completamente alla normalità.