Le leghe sportive professionistiche e i club che ne fanno parte non godranno di alcuna eccezione nella nuova legge sui cartelli, la cui elaborazione è giunta al termine giovedì in Parlamento. La questione riguarda eventuali intese volte a limitare i salari lordi versati ai giocatori ed era stata pensata per aiutare le società a far quadrare i conti e per sottolineare l’importanza del fair play finanziario, che consente anche ai sodalizi meno ricchi di sopravvivere e di misurarsi ad armi quasi uguali con i grandi club. Il Nazionale si è però opposto per ben due volte e per finire il Consiglio degli Stati ha rinunciato.
Un’altra importante divergenza riguardava la valutazione degli accordi di cartello illeciti. Malgrado l’opposizione degli Stati che la ritenevano una inutile complicazione, il Nazionale finora non ha mai voluto rinunciare a una valutazione caso per caso. Anche in questo caso, giovedì, è stata la Camera dei cantoni a cedere con 27 voti contro 12. Il diritto in vigore si accontenta di precisare che gli accordi che danneggiano in modo significativo la concorrenza e non sono giustificati da motivi di efficacia economica sono illeciti. Con la valutazione caso per caso - secondo i contrari - sarà più difficile per la Comco (la commissione della concorrenza) intervenire rapidamente e provare l’illegalità di un cartello o l’abuso di una posizione dominante.
La revisione legislativa è ora pronta per le votazioni finali. Tra gli aspetti più significativi della nuova legge figura la modernizzazione del controllo: con il passaggio dall’attuale test di rilevamento di una posizione dominante qualificata al test SIEC (Significant Impediment to Effective Competition), la procedura d’esame sarà allineata agli standard internazionali.
Un altro elemento della revisione di legge consiste nel rafforzamento del diritto civile in materia di cartelli. Consumatori e organi pubblici saranno infatti legittimati a intentare azioni civili. Inoltre, la procedura di opposizione sarà consolidata e resa più favorevole all’innovazione.
RG 12.30 del 04.12.2025







