Le nuove tariffe doganali statunitensi sono entrate in vigore questa mattina alle 6.01 ora svizzera (mezzanotte a Washington). Il presidente Donald Trump ha confermato l’entrata in vigore con un post sul suo social Truth, scrivendo: “I dazi reciproci sono entrati in vigore questa notte a mezzanotte”. La Svizzera, inizialmente colpita da un dazio del 31%, si è vista aumentare l’aliquota al 39% dopo una telefonata tra Trump e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter il 1° agosto.
Nel tentativo di evitare l’entrata in vigore delle misure, Keller-Sutter e il consigliere federale Guy Parmelin si sono recati a Washington martedì sera con breve preavviso, presentando una nuova offerta. L’incontro con il segretario di Stato Marco Rubio non avrebbe però portato a un cambio di rotta da parte americana.
Come comunicato dal Consiglio federale sulla piattaforma X, nel primo pomeriggio si terrà una riunione straordinaria a Berna, subito dopo il rientro della delegazione svizzera dalla capitale statunitense.
Si è avverato il peggiore degli scenari: è la reazione di Swissmem, l’associazione del comparto metalmeccanico ed elettrotecnico elvetico, all’entra in vigore dei dazi del 39% decisi dagli Stati Uniti. Se l’industria delle esportazioni va male, è a rischio anche il benessere di tutta la popolazione, argomenta l’associazione padronale. Non ci saranno più fondi sufficienti per la sicurezza sociale, la sanità e la manutenzione delle infrastrutture.

Il viaggio a Washington di KKS e Parmelin
Telegiornale 06.08.2025, 12:30