Se il podio delle più grandi fortune degli Svizzeri resta dominato dalla famiglia proprietaria del marchio di lusso Chanel, i Wertheimer, seguita dalla famiglia Hoffman (della farmaceutica Roche), il terzo posto è stato conquistato dal finanziere italiano Andrea Pignataro, che ha preso il posto di Klaus-Michael Kühne, azionista di maggioranza del gruppo di trasporti Kühne+Nagel. La classifica dei 300 “paperoni” della Svizzera è stata pubblicata dalla rivista Bilanz.
Di solito relativamente stabili, i patrimoni al vertice della classifica “hanno vissuto un anno movimentato con vincitori e perdenti, tra cui due uscenti”, in un contesto di “tensioni generate dal presidente americano sul commercio internazionale”, scrive la rivista in lingua francese Bilan. “In questo gioco, il primo posto dei Wertheimer è oggi minacciato”.
Tra i cambi ai “vertici”, anche quello della famiglia Blocher, a capo della Ems-Chemie e della Läckerli Huus, che non fa parte più della top 10. Anche il ginevrino Guillaume Pousaz, creatore della piattaforma per pagamenti online checkout.com, non è più tra i primi 10.
Tornando al podio, il patrimonio della famiglia Wertheimer è stimato tra i 33 e i 34 miliardi di franchi, quello della famiglia Hoffmann tra i 30 e i 31 miliardi e quello di Pignataro, che ha fondato più di 25 anni fa Ion Group (una società di software finanziari con sede a Londra), tra i 27 e i 28 miliardi.
A un passo dal podio, Bilan indica la famiglia Aponte, a capo della compagnia MSC Group e la famiglia Safra, della banca privata J. Safra Sarasin, entrambe con una fortuna stimata tra i 24 e i 25 miliardi di franchi.
Chi guadagna e chi perde
Bilanz nota anche i maggiori aumenti e diminuzioni per settore, con un guadagno di 100 milioni per i coniugi Jean-Paul e Martine Clozel (laboratorio Idorsia), un altro di 100 milioni per Roger Federer o ancora di 1,5 miliardi per la famiglia Stern, proprietaria degli orologi di lusso Patek Philippe.
Sul fronte delle difficoltà, il miliardario brasiliano Marcel Telles avrebbe perso 2 miliardi e il ceco Radovan Vitek, noto per aver rilevato la stazione di Crans-Montana, 500 milioni.

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Notiziario 27.11.2025, 23:00
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