Svizzera

Il mea culpa di Jacqueline Fehr

La consigliera di Stato in Gran Consiglio ha riconosciuto di aver sbagliato in relazione alla vicenda della fuga di dati sensibili del Dipartimento di giustizia

  • 09.01.2023, 12:51
  • 20.11.2024, 12:12
Jacqueline Fehr durante la conferenza stampa sul caso tenutasi un mese fa

Jacqueline Fehr durante la conferenza stampa sul caso tenutasi un mese fa

  • Keystone
Di: Diem/ATS 

La consigliera di Stato zurighese Jacqueline Fehr ha riconosciuto lunedì davanti al Gran consiglio di aver commesso un errore in relazione alla fuga di dati sensibili del Dipartimento di giustizia (perizie psichiatriche, atti giudiziari, indirizzi o numeri di telefono di procuratori, poliziotti e giudici) che finirono negli ambienti della droga e delle luci rosse.

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Fuga di dati a Zurigo

Telegiornale 06.12.2022, 20:00

Ha ammesso di non aver compiutamente riportato i fatti alla commissione di gestione. "Ho informato del rapporto intermedio dell'inchiesta amministrativa, ma non del rapporto finale", ha dichiarato. La socialista guida il Dipartimento di giustizia zurighese dal 2015, mentre i fatti sono relativi al periodo 2006-2012 quando in carica c'erano il suo collega di partito Markus Notter e il verde Martin Graf.

La commissione parlamentare ha lanciato una propria inchiesta sui computer e i dischi rigidi smaltiti tramite il fratello di un uomo recentemente processato per droga. In parallelo è in corso un'inchiesta penale.

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