Svizzera

In Svizzera l’atomo torna a essere un’ipotesi

Il Consiglio degli Stati accoglie un postulato che rilancia il dibattito sulla costruzione di nuove centrali nucleari

  • 6 marzo, 14:40
  • 8 aprile, 15:02
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Un'immagine dello smantellamento della centrale di Mühleberg

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Di: ATS/pon

Il Consiglio degli Stati apre all’ipotesi che la Svizzera continui a produrre energia grazie all’atomo. Un postulato del presidente del PLR Thierry Burkart è stato accolto mercoledì. Consiglio federale e partiti borghesi sostengono l’idea. Il testo chiede due cose: primo, di valutare le condizioni per uno sfruttamento sicuro a lungo termine delle installazioni già esistenti, e secondo di valutare uno scenario che contempli la costruzione di nuovi impianti.

La strategia energetica 2050, ha sostenuto Burkart, è stata elaborata su stime errate. La guerra in Ucraina ha dimostrato che i bisogni sono più elevati di quanto si pensasse, anche per la necessaria “elettrificazione” volta a ridurre il consumo di energie fossili inquinanti. Occorre un maggiore approvvigionamento, in particolare d’inverno. Una penuria causerebbe ripercussioni economiche per miliardi, ha riconosciuto anche il capo del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, Albert Rösti. Il democentrista ha poi sottolineato che il postulato chiede solo “una valutazione”.

L’opposizione è arrivata da sinistra: le centrali esistenti in Svizzera sono già fra le più vecchie del mondo, ha ricordato l’ecologista neocastellana Céline Vara, invitando a “staccare la spina”. C’è poi la questione del rispetto della volontà popolare: accogliendo la legge sull’energia nel 2017, il “sovrano” aveva stabilito che la Confederazione avrebbe rinunciato a nuove centrali atomiche e chiuso progressivamente quelle esistenti. I contrari hanno fatto valere anche argomenti finanziari: non ci sarebbero i mezzo per sostenere allo stesso tempo il nucleare e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

PLR e UDC avevano già provato in dicembre a rilanciare il dibattito sul nucleare, quando in aula i deputati avevano discusso di impianti solari, eolici e idroelettrici. Allora senza successo, perché il Centro si era opposto. Sul tema è stata consegnata - il mese scorso - anche un’iniziativa popolare “Stop ai blackout”: l’hanno firmata 130’000 cittadini.

Centrali nucleari in funzione più a lungo?

Telegiornale 06.03.2024, 20:00

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