Nemo, l’artista che aveva regalato alla Svizzera il successo all’Eurovision Song Contest del 2024 a Malmö con la canzone “The Code”, restituisce il trofeo vinto un anno e mezzo fa per protesta contro la presenza di Israele. Lo ha annunciato giovedì con un messaggio diffuso su Instagram. Pur con tutta la gratitudine per quanto l’esperienza ha significato come persona e per la sua carriera, Nemo vede una contraddizione fra i valori come l’unità e l’inclusione, che a suo dire hanno reso la competizione speciale e che vengono ancora sbandierati, e la pratica che vede confermata la partecipazione dello Stato ebraico nonostante il genocidio nella Striscia di Gaza.
La critica è rivolta all’UER (o EBU), l’Unione europea di radiotelevisione, che questa settimana ha votato a maggioranza per non escludere Israele dalla prossima edizione, in programma nel 2026 a Vienna. Da allora, cinque Paesi (Slovenia, Irlanda, Islanda, Spagna e Paesi Bassi) hanno annunciato il boicottaggio dell’evento. L’invito di Nemo è quello di vivere nella pratica i valori che vengono predicati. Fino ad allora, il trofeo non potrà trovare posto sul suo scaffale.

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