Israele potrà partecipare alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, che si terrà nel maggio 2026 nella capitale austriaca Vienna. La notizia, diffusa giovedì sera, si basa su una decisione presa dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione (UER), riuniti a Ginevra, che hanno tuttavia anche optato per rafforzare la neutralità e la trasparenza dell’evento con una serie di modifiche al regolamento.
Queste modifiche hanno reso non necessario un secondo voto sull’eventuale esclusione di Israele, richiesta da alcuni Paesi per la sua gestione della guerra a Gaza. Tuttavia, la decisione non è stata accolta positivamente da tutti.
I media pubblici di Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno infatti già annunciato che non parteciperanno all’edizione 2026. L’emittente pubblica radiotelevisiva olandese AVROTROS ha dichiarato: “La presenza di Israele non è compatibile con le nostre responsabilità”. Anche l’Islanda potrebbe aggiungersi alla lista dei Paesi che si ritirano, che sarà definitiva prima di Natale.
Durante il dibattito all’Assemblea generale dell’UER, l’emittente irlandese RTÉ ha per parte sua nuovamente denunciato le perdite umane a Gaza e la crisi umanitaria ancora in corso.
Martin Green, direttore dell’Eurovision Song Contest, ha dichiarato che è stato un dibattito onesto e toccante. Ha aggiunto di rispettare chi ha deciso di ritirarsi, ma che se si vuole sostenere la neutralità del concorso, bisogna ricordarsi che non sono i governi a partecipare, sono le emittenti di servizio pubblico e gli artisti.
Israele è stato criticato non solo per la gestione della guerra, ma anche per aver presumibilmente usato il concorso, che conta circa 100 milioni di telespettatori, a fini politici, minandone così il carattere neutrale. Nelle ultime edizioni, gli artisti israeliani hanno ricevuto scarso sostegno dalle giurie, ma un ampio voto del pubblico ha permesso loro di risalire in classifica. Questo ha sollevato sospetti di interenza politica e manipolazione.
Per affrontare queste preoccupazioni, l’UER ha introdotto nuove regole per garantire la trasparenza nel voto ed evitare manipolazioni. Queste misure mirano a preservare l’integrità e la neutralità del concorso.
A differenza della Russia, esclusa dopo l’invasione dell’Ucraina, Israele continuerà a partecipare all’Eurovision Song Contest, che però ha introdotto nuove regole per garantire la trasparenza nel voto ed evitare manipolazioni.






