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Svizzera

Dazi, il Consiglio federale non getta la spugna

Berna proseguirà i colloqui con gli USA per ottenere una riduzione dei dazi aggiuntivi (ora al 39%). A breve discuterà anche di sgravi per le imprese. Nessun passo indietro sugli F-35

  • Ieri, 15:28
  • Un'ora fa
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I dazi colpiscono duramente settori chiave: orologeria, meccanica e strumenti di precisione tra i più penalizzati secondo le stime attuali

Di: LP/FCi/Agenzie 

Di fronte a un Donald Trump irremovibile, Il Consiglio federale non getta la spugna: proseguirà i colloqui con gli USA per ottenere una riduzione dei dazi aggiuntivi (ora al 39%). A breve discuterà anche di eventuali sgravi per le imprese.

Parlando ai media convocati il giorno dopo la trasferta a Washington, la presidente della Confederazione Karin Keller Sutter e il “ministro” dell’economia, Guy Parmelin, non hanno celato una certa preoccupazione per l’impatto che le tariffe aggiuntive avranno sulle imprese esportatrici, soprattutto della Svizzera Occidentale, quelle che maggiormente commerciano con lo “zio Sam”. Si tratta di una situazione eccezionale, ha dichiarato Keller-Sutter, che colpisce “frontalmente” queste società.

Ad ogni modo, la Svizzera intende proseguire il dialogo con Washington, senza peraltro ricorrere a ritorsioni come l’annullamento del contratto di acquisto per gli F-35. La missione di ieri nella capitale degli Stati Uniti ha almeno permesso di presentare all’amministrazione americana una nuova offerta, di cui la controparte ha preso atto. “Si tratta di uno sviluppo positivo”, secondo la “ministra” delle finanze.

Circa l’offerta inoltrata, Keller Sutter ha rimarcato di voler raggiungere un’intesa, ma non ad ogni costo. Non possiamo fare promesse che non potremmo mantenere, ha affermato. Dobbiamo rimanere fedeli ai nostri valori. Pur avendo fiducia fiducia nei nostri negoziatori, alla fine è Trump che decide, ha sottolineato la presidente della Confederazione.

02:01

I nuovi dazi di Trump entrano in vigore

Telegiornale 07.08.2025, 12:30

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2 ore fa

Il co-presidente del PS: “non deregolamentazione acefala”

Occorre “fermare l’acquisto degli F-35 e presentare un reclamo formale all’OMC”, afferma su Bluesky il co-presidente del PS Cédric Wermuth, chiedendo una reazione immediata ai dazi statunitensi.

Inoltre “è necessario accellerare gli Accordi bilaterali III e coordinarci con l’Unione europea per ulteriori azioni”, aggiunge.

Wermuth respinge infine “qualsiasi programma di deregolamentazione acefalo”, e chiede invece “soluzioni industriali per proteggere i posti di lavoro, elaborate insieme alle parti sociali”.

2 ore fa

Verdi: “Fallita la strategia di Keller-Sutter”

Per la presidente dei Verdi, Lisa Mazzone, “la strategia per ingraziarsi (Donald Trump, ndr.) e il percorso solitario di Karin Keller-Sutter nei confronti degli Stati Uniti sono falliti miseramente”. Di fronte ai dazi al 39%, il Consiglio federale deve reagire con “una tassa digitale per le aziende tecnologiche americane” e “la cancellazione dell’acquisto dei caccia F-35”, come si legge nel comunicato diramato dal partito.

I Verdi chiedono al Governo di ridurre la dipendenza dagli USA, al centro-destra di favorire la finalizzazione degli Accordi bilaterali III con l’UE. Invitano poi il Consiglio federale ad avviare una vera strategia industriale sostenibile.

Serve inoltre sostenere le imprese colpite con il lavoro ridotto ed evitare politiche di deregolamentazione e austerità.

2 ore fa

PLR: "È tempo di agire"

Il PLR definisce la situazione “grave”, ma invita alla calma: “La Svizzera deve concentrarsi sulle sue forze e rinunciare alle sperimentazioni politiche”. Il partito rivendica la solidità del sistema economico e democratico svizzero come punto di partenza per affrontare la crisi.

Tra le priorità: “proseguire i negoziati con gli Stati Uniti”, con realismo, ma senza rinunciare a difendere gli interessi nazionali. Il PLR chiede inoltre di “conquistare nuovi mercati” e sospendere l’imposta minima OCSE.

Il partito rifiuta misure che penalizzerebbero il ceto medio e le PMI, come “un ampliamento dell’AVS” o “l’iniziativa sulle successioni”.

2 ore fa

UDC: "Berna ha trascurato in modo imperdonabile le relazioni con gli Stati Uniti".

Secondo l’UDC, la situazione attuale dimostra che il Consiglio federale non ha saputo tutelare gli interessi della Svizzera e ha “trascurato in modo imperdonabile le relazioni con gli Stati Uniti”. È quanto si legge nel comunicato diffuso del primo partito nazionale dopo la conferenza stampa.

Il partito attribuisce le difficoltà ai rapporti con Washington anche a recenti prese di posizione politiche considerate poco opportune, come quella di Martin Pfister in merito all’acquisto di armamenti dagli USA (massimo il 10%) e quella di Ignazio Cassis, che ha proposto una soluzione a due Stati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.

L’UDC chiede misure immediate per alleggerire l’economia, tra cui la sospensione dell’imposta minima OCSE, un’energia a costi accessibili e nessun ampliamento dello Stato sociale.

I negoziati con gli USA devono proseguire. Parallelamente, andrebbero conclusi più accordi di libero scambio, evitando un legame più stretto con l’UE.

Oggi, 16:46

Berna spera nelle trattative con gli USA, ma vede un rallentamento della congiuntura

Il Consiglio federale - riassumendo la conferenza stampa odierna - non intende gettare la spugna circa i dazi aggiuntivi statunitensi: proseguirà i colloqui con la controparte per ottenere al più presto una riduzione. A breve discuterà anche di eventuali sgravi per le imprese.

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia, Guy Parmelin, non hanno celato una certa preoccupazione per l’impatto che i dazi aggiuntivi del 39% annunciati da Donald Trump avranno sulle imprese esportatrici, soprattutto della Svizzera Occidentale.

Ad ogni modo, la Svizzera intende proseguire il dialogo con Washington. La missione di ieri nella capitale degli Stati Uniti ha almeno permesso di presentare all’amministrazione americana una nuova offerta, di cui la controparte ha preso atto. Si tratta di uno sviluppo positivo, secondo la ministra delle finanze.

Ed infine, per quanto attiene all’impatto macroeconomico dei dazi, Parmelin ha spiegato che non si può escludere un rallentamento della congiuntura, già previsto dagli esperti in giugno con dazi aggiuntivi al 10%, anche se non paragonabile a quanto accaduto con la pandemia.

Eric Scheidegger, capo della Direzione Politica Economica del Segretariato di Stato per gli Affari Economici (Seco), ha dichiarato ai media che siamo ben lontani da una crisi grave in cui il PIL diminuisca del 2% o più. L’economia dovrà accontentarsi di una crescita economica dello 0,5-1%. Nell’attuale scenario negativo, l’economia si sta raffreddando, ma lo sviluppo del prodotto interno lordo rimane in territorio positivo

Oggi, 16:36

Fabio Regazzi: "Delocalizzare? Calma e gesso”

Fabio Regazzi, presidente USAM e consigliere agli Stati: “Delocalizzare? Eviterei di farlo. La situazione può cambiare nel giro di qualche anno. Delocalizzare una produzione non è un’impresa semplicissima e ci vuole tempo, almeno 1-2 anni. Per cui direi: calma e gesso”.

02:04

Regazzi: “Delocalizzare? Calma e gesso”

RSI Info 07.08.2025, 16:43

Oggi, 16:27

Marco Chiesa: "Non siamo stati in grado di creare delle leve di contatto con Trump"


Marco Chiesa, deputato al Consiglio degli Stati: “Starmer, quando Trump ha subito l’attentato, è stato il primo capo di Stato che l’ha chiamato. Sono piccoli gesti che possono aiutare a rafforzare un rapporto, anche dal lato umano. Noi siamo bravissimi per quello che attiene la diplomazia e i buoni uffici. Ma non siamo stati in grado di creare delle leve di contatto con Trump per avere un sì all’accordo. Ora siamo andati con una nuova proposta, ma non ci aspettiamo che sarà accettata a breve. Non bisognerà comunque desistere”.

02:22

Chiesa: “Non siamo stati in grado di creare delle leve di contatto con Trump per avere un sì all’accordo”

RSI Info 07.08.2025, 16:38

Oggi, 16:14

Il commento di Mattia Serena a conferenza conclusa

Le prime impressioni del corrispondente da Berna Mattia Serena: “Il Consiglio federale si rende conto che dopo questo fallimento adesso deve fare qualcosa per aiutare l’economia sul piano interno”.

02:58

L’analisi di Mattia Serena

RSI Info 07.08.2025, 16:07

Oggi, 15:59

Keller-Sutter: “Siamo uniti e lottiamo tutti sullo stesso fronte”

“I punti di forza dell’economia svizzera non sono messi in discussione dai dazi statunitensi”, ha affermato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, sottolineado poi l’importanza di preservare questi punti di forza. Infine ha ringraziato tutte le parti coinvolte che cercano di trarre il meglio dalla situazione: “Siamo uniti e lottiamo tutti sullo stesso fronte”, ha concluso, parlando di una stretta collaborazione tra la politica e l’economia.

Oggi, 15:56

Karin Keller-Sutter: “Indennità per lavoro ridotto da 18 a 24 mesi”

“Dovremo però anche agire internamente - ha detto la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter - e dunque stiamo pensando di prolungare la durata massima dell’indennità per lavoro ridotto entro un termine quadro dagli attuali 18 a 24 mesi”.

Oggi, 15:52

Parmelin: "Questo ora è il modo di negoziare degli USA"

“I dazi del 39% sono un fiasco, questo è evidente”, ha detto il consigliere federale Guy Parmelin. “Ma il Consiglio federale, andando negli Stati Uniti, ha voluto tenere aperti i negoziati. E ora sono aperti. Questo oggi è il modo di negoziare degli USA. Dovremo farci un’abitudine”, ha aggiunto.

01:44

Questo ora è il modo di negoziare degli USA

RSI Info 07.08.2025, 15:57

Oggi, 15:47

Karin Keller-Sutter: "Tutto è nelle mani di Trump"

“Noi ci impegneremo per uscire da questa situazione, continueremo i nostri sforzi e continnueremo a negoziare per ottenere dei risultati in tempi utili, ma tutto è nelle mani di Trump”, ha detto la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

01:34

È tutto nelle mani di Trump

RSI Info 07.08.2025, 15:52

Oggi, 15:40

Guy Parmelin: “I settori più esposti sono le macchine, l’orologeria e l’alimentare”


I dazi aggiuntivi applicati dal governo statunitense rappresentano un onere gravoso per la nostra economia orientata all’export. Circa il 18 % delle esportazioni svizzere di merci è destinato agli Stati Uniti e di queste, circa il 60 % è colpito dai dazi in questione. Se questi ultimi dovessero rimanere in vigore per un periodo prolungato, è probabile che la congiuntura faccia registrare un andamento meno favorevole rispetto alle previsioni di giugno. Alcuni settori e imprese saranno più colpiti di altri e secondo il consigliere federale Guy Parmelin: “I settori più esposti sono le macchine, l’orologeria e l’alimentare”.

01:45

Settori esposti e rischi

RSI New Articles 07.08.2025, 15:44

Oggi, 15:38

Il Consiglio federale discuterà in dettaglio eventuali sgravi per le imprese

A breve il Consiglio federale discuterà in dettaglio eventuali sgravi per le imprese e continuerà a esaminare ulteriori misure di politica economica.

Oggi, 15:36

Karin Keller-Sutter: “Nuova offerta agli USA, sono in corso dei negoziati”

Il Consiglio federale non intende gettare la spugna circa i dazi punitivi statunitensi. La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter: “Abbiamo presentato una nuova offerta agli USA e sono in corso dei colloqui con la controparte per ottenere al più presto una riduzione”.

00:51

La strategia del Consiglio federale

RSI Info 07.08.2025, 15:39

Oggi, 15:13

Consiglio federale: conferenza stampa alle 15.30

Il Consiglio federale informerà il Paese sulla vicenza dei dazi in una conferenza stampa che si terrà alle 15.30. La RSI ne riferirà in diretta televisiva ed online.

Oggi, 13:32

Per il 15% di dazi all'Europa manca solo il via libera di Trump

La dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti sui dazi per dare seguito all’intesa di principio è sul tavolo di Washington, “la palla è nel loro campo” e “ci attendiamo che ci aiutino a fare passi avanti”. Lo ha detto il portavoce Ue per il Commercio, Olof Gill, durante il briefing con la stampa. Inoltre, Bruxelles si aspetta “a giorni” l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump che porterà i dazi sulle auto Ue dall’attuale 27,5% al 15%, come previsto nell’intesa, ha ribadito il portavoce, senza tuttavia indicare una data precisa. E secondo Bruxelles, il 15% concordato deve valere anche per farmaci e chip, che non andranno quindi tassati maggiormente da Washington.

Oggi, 13:19

Dazi, la SECO non si attende un aumento del lavoro parziale

Il Segretariato di Stato dell’economia (SECO) non prevede, a breve termine, un aumento massiccio delle richieste di disoccupazione parziale a causa delle ripercussioni dei dazi doganali statunitensi entrati in vigore giovedì. Da marzo, la tendenza è in calo, ha precisato Jérôme Cosandey della SECO. Le aziende svizzere hanno presentato a luglio richieste di riduzione dell’orario di lavoro per circa 25’000 posti. Si tratta di un numero nettamente inferiore rispetto a marzo (37’000 richieste).

Oggi, 12:51

La politica svizzera si divide sulle contromisure

Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni politiche all’entrata in vigore dei dazi statunitensi sulle esportazioni svizzere e al mancato annuncio di un accordo dopo la visita a Washington della presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e del consigliere federale Guy Parmelin. I nuovi dazi, saliti al 39%, sono scattati questa mattina alle 6.01 ora svizzera.

Marcel Dettling, presidente dell’UDC, ha lanciato un appello al Governo affinché continui a negoziare con gli Stati Uniti, ma ha anche sottolineato l’urgenza di agire sul fronte interno.

Damien Cottier, capogruppo del PLR alle Camere federali, ritiene che la Svizzera debba ora guardare altrove: “È necessario negoziare nuovi accordi di libero scambio con altri partner commerciali.

Di tutt’altro avviso Samuel Bendahan, co-capogruppo del PS, che punta sulla protezione sociale e su una svolta nella politica estera.

Oggi, 10:21

Cottier, esperto di politica estera del PLR: “Un attacco alla Svizzera”

Damien Cottier è membro del Consiglio nazionale del PLR e presidente del Gruppo di amicizia Svizzera-USA. Incontra regolarmente politici statunitensi e oggi è al tempo stesso critico e perplesso riguardo ai dazi di Trump, ora in vigore: “La situazione è difficile, ma anche incomprensibile”, afferma il capogruppo parlamentare del PLR al Parlamento federale ai microfoni di SRF. “Si tratta di una decisione ingiusta del presidente degli Stati Uniti e di un attacco alla Svizzera”.

Oggi, 09:40

La Borsa svizzera apre in lieve rialzo

La Borsa svizzera apre in lieve rialzo nella penultima seduta della settimana. Alle 09.20 l’indice SMI segna 11’766,82 punti (+0,10%), sostenuto dalla chiusura positiva di Wall Street e dall’andamento favorevole delle piazze asiatiche, con Tokyo in progresso dello 0,65%.

Sul fronte commerciale, entrano in vigore oggi i dazi del 39% imposti dagli Stati Uniti contro la Svizzera, dopo il mancato accordo dell’ultimo minuto. Le nuove barriere colpiscono anche decine di altri Paesi.

A sostenere i corsi contribuiscono i solidi risultati aziendali e le attese di un taglio dei tassi da parte della Fed, dato ormai come probabile al 95% per settembre.

In evidenza Swisscom (invariata) e Amrize (-6,74%) dopo i conti semestrali. Tra i titoli SMI spicca Logitech (+1,18%), mentre Novartis cede lo 0,48%.
Nel mercato allargato brillano Sandoz (+4,89%) e Lastminute.com (invariata).

Oggi, 08:18

Economiesuisse e Swissmem lanciano l’allarme sul futuro dell’export

Con l’entrata in vigore oggi dei dazi statunitensi del 39% sui prodotti svizzeri, le principali associazioni economiche lanciano l’allarme. Economiesuisse parla di un “rischio considerevole per la piazza economica svizzera” e chiede al Consiglio federale di dare massima priorità ai negoziati con Washington ma si sollecita anche la conclusione di nuovi accordi di libero scambio e l’aggiornamento di quelli esistenti con Cina e Messico.

Anche Swissmem, l’associazione dell’industria tecnologica svizzera, reagisce con parole dure. Le trattative del Consiglio federale sono fallite, e l’export verso gli Stati Uniti è “praticamente morto”, si legge nel comunicato. Particolarmente grave è il fatto che concorrenti europei e giapponesi possano continuare a esportare a condizioni nettamente migliori.

Per affrontare la crisi, Swissmem propone un piano in dieci punti che include il prolungamento del lavoro ridotto, la riduzione dei prezzi dell’energia elettrica, il mantenimento dell’accordo sull’elettricità con l’UE e la rapida conclusione di nuovi accordi di libero scambio.

Oggi, 06:16

Entrati in vigore i dazi sulle merci elvetiche

La giornata di oggi, giovedì 7, segna l’entrata in vigore dei dazi doganali del 39% imposti dagli Stati Uniti per le esportazioni svizzere verso questo Paese. Questa percentuale è molto superiore a quanto si aspettavano i negoziatori svizzeri.

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, in un viaggio dell’ultima chance, si è recata a Washington martedì e mercoledì, accompagnata da una delegazione di alto livello, per ottenere un cambiamento nella posizione del suo omologo americano Donald Trump.

La Svizzera sperava di essere trattata alla stessa stregua dell’Unione Europea (15% di dazi), ma, dopo alcuni segnali inizialmente piuttosto favorevoli emanati da tre dipartimenti americani coinvolti, la doccia fredda è arrivata da Donald Trump il 1° agosto.

Oggi, 06:06

Riunione straordinaria del Consiglio federale

Al rientro della delegazione dagli Stati Uniti il Consiglio federale terrà oggi, giovedì, una seduta straordinaria nel primo pomeriggio. Lo ha reso noto la Cancelleria federale, precisando che una nota informativa sarà diffusa al termine della consultazione.

Oggi, 00:19

Secondo Bloomberg non si sarebbe trovato un accordo per ridurre la tariffa

“La presidente della Svizzera si appresta a lasciare Washington senza aver raggiunto un accordo per convincere il presidente Donald Trump a ridurre la tariffa del 39% imposta al Paese”. Ad affermarlo è l’agenzia di stampa Bloomberg.

Ieri, 21:45

"La Svizzera si è trovata sempre sotto la pressione delle grandi potenze" - L'intervista a Sasha Zala

Lo storico Sasha Zala ripercorre le relazioni tra Stati Uniti e Svizzera e soprattutto le pressioni che quest’ultima ha subito.

Ieri, 19:26

Rubio su X: "Abbiamo discusso dell'importanza di un rapporto commerciale equo"

“Ho incontrato la presidente svizzera Karin Keller-Sutter e il vicepresidente Guy Parmelin per discutere dell’importanza di un rapporto commerciale equo ed equilibrato tra Stati Uniti e Svizzera”, scrive sul suo account del social X Marco Rubio.

“Abbiamo inoltre riaffermato il nostro impegno a rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di difesa”, si legge nel post.

Ieri, 18:50

La Svizzera avrebbe proposto una tariffa del 15% (fonti insider)

La Confederazione avrebbe proposto alla Casa Bianca una tariffa al 15% per ribattere all’attuale 39%. A riferirlo sono delle fonti interne, come riporta l’agenzia di stampa ATS.

La percentuale offerta è la stessa che Donald Trump ha imposto all’Unione europea.

Ieri, 18:45

Nessuna conferenza stampa a Washington

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia Guy Parmelin non faranno una conferenza stampa a Washington. L’incontro con i media dovrebbe tenersi non appena i due membri del Consiglio federale saranno di ritorno in Svizzera venerdì.

Rimane ancora da chiarire se, oltre a Marco Rubio, i due consiglieri federale vedranno anche il presidente Trump.

Ieri, 17:39

L'incontro è terminato: "È stato aperto e amichevole", ma la presidente della Confederazione non ha parlato dei dazi


È terminato da pochi minuti l’incontro tra la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il segretario di Stato americano Marco Rubio. Al termine del colloquio, Keller-Sutter lo ha definito “molto buono”, sottolineando uno “scambio amichevole e aperto”. Tuttavia, non ha risposto alle domande dei giornalisti sulla questione più delicata: i dazi statunitensi del 39% sulle esportazioni svizzere.

Ieri, 17:06

Le immagini dell'arrivo


La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il capo del Dipartimento dell’economia Guy Parmelin vengono accolti davanti al Dipartimento di Stato statunitense. Ecco le immagini dell’arrivo.

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Ieri, 15:35

Con Donald Trump non è previsto nessun incontro

Stando a quanto riferisce Reuters, attualmente non è previsto alcun incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Ieri, 15:34

Keller-Sutter ha incontrato alcuni leader dell'economia svizzera

Prima dell’incontro con il Segretario di Stato USA, la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e la sua delegazione commerciale hanno incontrato mercoledì a Washington alcuni leader dell’economia svizzera per discutere delle tariffe.

Al colloquio erano presenti i vertici di Roche, Mercuria Energy, Partners Group e Swiss Airlines.

Ieri, 15:29

La presidente della Confederazione a Washington per discutere con il Segretario di Stato USA

Karin Keller-Sutter e Guy Parmelin, a capo del dipartimento dell’economia, sono volati a Washington per un ultimo tentativo di scongiurare l’introduzione dei dazi statunitensi del 39% sulle esportazioni svizzere; la loro entrata in vigore è pianificata per domani, 7 agosto. In cima all’agenda: l’incontro con il Segretario di Stato Marco Rubio alle 16.15.

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