Svizzera

La neve tardiva attira gli scialpinisti, 11 morti solo a maggio

Gli specialisti invitano alla prudenza: “bisogna saper rinunciare all’escursione”

  • 31 maggio, 12:47
  • 31 maggio, 23:52
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Immagine d'archivio

  • Keystone
Di: RTS-Deleury-Ramsauer/Adattamento RSI: ludoC 

Le condizioni ancora molto invernali in alta montagna hanno portato, nelle Alpi svizzere, a un numero anormalmente alto di morti. Almeno 11 alpinisti sono deceduti a causa di valanghe nel mese di maggio, rispetto a una media di meno di uno negli ultimi 20 anni. Gli specialisti invitano quindi alla prudenza.

Questa settimana sono caduti fino a 30 centimetri di neve al di sopra dei 2’800 metri. “Abbiamo avuto molta neve in quota, freddo e vento, quindi è più simile a gennaio o febbraio che a maggio”, ha spiegato sabato ai microfoni della RTS la guida alpina Pierre Mathey.

Per questo specialista, la prudenza è all’ordine del giorno in questo lungo fine settimana. “Le persone che attualmente fanno escursioni sono esperte, o sono in gruppi guidati. Ma questo non significa rischio zero”, afferma. “D’altra parte, possiamo cercare di ridurre al minimo questi incidenti, di anticipare queste situazioni con una buona preparazione”.

Per la guida alpina, si tratta anche di “sapere in ogni momento di rinunciare” al percorso, se necessario, o “in caso di difficoltà meteorologiche, di temperature, di vento, preferendo scegliere un altro percorso e tornare un’altra volta”.

01:56

Cinque morti sopra Zermatt

Telegiornale 25.05.2025, 20:00

Niente più bollettini valanghe giornalieri

Attualmente non esiste più un bollettino valanghe giornaliero, come avviene durante l’inverno, a causa della mancanza di dati sufficienti sul campo. Quest’anno l’ultimo bollettino regolare della stagione 2024/25 è stato pubblicato il 10 maggio. Tuttavia, i bollettini possono essere emessi sporadicamente in caso di nevicate eccezionali. L’ultimo bollettino dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) è stato pubblicato venerdì.

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Il bollettino di venerdì

Visto l’alto numero di vittime di maggio, non sarebbe opportuno prolungare i bollettini giornalieri? “Non si può produrre un bollettino valanghe senza informazioni”, sottolinea Pierre Huguenin, del WSL.

“Esiste una rete di osservatori molto attiva. Uomini e donne che osservano la neve e le valanghe nella loro regione. Dalla metà alla fine di aprile, riceviamo meno feedback dal campo, quindi è difficile per noi avere la base per un bollettino valanghe continuo”, spiega lo specialista.

Per domenica, “il pericolo di valanghe di neve asciutta diminuirà in alta montagna. Il pericolo di valanghe spontanee di neve bagnata aumenterà durante la giornata. Gli escursionisti dovrebbero iniziare presto e finire in tempo”, si legge nell’ultimo bollettino.

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