Otto mendicanti svizzeri e rom hanno inoltrato la scorsa settimana al Tribunale federale un ricorso contro il divieto di accattonaggio approvato lo scorso anno dal Gran Consiglio vodese. La misura "è contraria al principio di proporzionalità e non è giustificata da alcun interesse pubblico", ha spiegato il loro avvocato, perché si impedisce la richiesta di elemosina "aggressiva", per esempio nei pressi dei bancomat, ma anche quella statica che non infastidisce.
I ricorrenti godono dell'appoggio di alcune personalità, fra le quali l'ex consigliere nazionale dei Verdi Luc Recordon. La nuova legge prevede sanzioni fra i 50 e i 100 franchi, che possono però arrivare a 2'000 per coloro che incitano dei minori a mendicare o che organizzano una rete.
Nel 2008 Mon Repos aveva già sconfessato un'associazione in difesa dei rom che contestava un'analoga proibizione introdotta a Ginevra.
pon/ATS