Come in Ticino votazioni cantonali si sono svolte oggi, domenica, in diversi cantoni della Svizzera tedesca e della Romandia. Ampio, come sempre, lo spettro dei temi sottoposti agli elettori: dalla spesa pubblica alla protezione di siti naturali; da obiettivi di natura climatica fino a misure contro la penuria di alloggi. A Ginevra, oltre che su temi cantonali, si è votato anche per un seggio rimasto vacante in Consiglio di Stato. In evidenza, infine, anche alcune consultazioni che si sono tenute in piccoli e grandi agglomerati. Passiamo qui in rassegna i risultati delle varie votazioni.
Nel canton Berna è stata approvata con il 51,2%% di “sì” un’iniziativa diretta contro gli aumenti ingiustificati degli affitti. Il suo accoglimento implica l’obbligo per i locatori di comunicare la pigione precedente ai nuovi inquilini, qualora il tasso di appartamenti sfitti, a livello cantonale o anche solo distrettuale, sia pari o inferiore all’1,5%, come è il caso dal 2022. Un obbligo analogo è già vigente in numerosi cantoni, fra i quali Basilea Città, Friburgo, Ginevra, Lucerna e Zurigo.
Niente da fare nel canton Soletta per una nuova regolamentazione sulla presa a carico dei bambini complementare alla famiglia. La normativa in questione, respinta con il 64,51% di “no”, prevedeva in particolare l’assegnazione ai genitori di buoni di custodia destinabili ad asili nido, strutture di doposcuola o famiglie diurne. Contro il progetto un comitato apartitico aveva promosso un referendum.
Nel canton Vaud si è in particolare votato su temi concernenti la rappresentatività politica. È stata così respinta dal 56,07% dei votanti una revisione costituzionale che avrebbe agevolato il diritto di voto e di eleggibilità per gli stranieri, a livello comunale. Il testo chiedeva segnatamente di ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza in Svizzera richiesto agli stranieri per poter votare ed essere eletti nei comuni. Sarebbe invece rimasta inalterata la durata richiesta di 3 anni di domicilio nel cantone. Approvata invece di stretta misura (52,58%) un’altra modifica della costituzione per consentire ai piccoli partiti di accedere più facilmente al Parlamento cantonale: in base ad essa la soglia di sbarramento del 5% richiesta per ottenere un seggio potrà essere raggiunta anche attraverso un apparentamento di liste.
Non sarà anticipato al 2040, nel canton Zurigo, il termine per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette di CO2. La normativa sull’energia, che prevedeva questa scadenza in funzione della neutralità climatica, è stata infatti bocciata dal 59,3% dei votanti. Contro il progetto l’UDC aveva promosso un referendum, denunciando una cultura proibizionista eccessiva. Nel cantone rimarrà quindi in vigore il limite del 2050 stabilito a livello federale.
Un “no” e un “sì” sono emersi dalle urne nelle votazioni cantonali a Friburgo. È stata così respinta, con quasi il 60% di voti contrari, un’iniziativa volta a iscrivere nella costituzione cantonale la protezione del lago di Gruyère e dei suoi dintorni. L’obiettivo del testo era quello di preservare lo specchio d’acqua da un eccessivo sfruttamento turistico. Hanno però prevalso le posizioni degli avversari, secondo i quali sono sufficienti le disposizioni a livello federale e cantonale. Accolto invece dal 66,77% dei votanti un credito di oltre 50 milioni di franchi per la costruzione di un nuovo edificio penitenziario nel sito di Bellechasse a Sugiez. Il nuovo immobile sostituirà il carcere centrale di Friburgo, che non è più conforme agli attuali requisiti di sicurezza e detenzione.
Accolta a Basilea Città un’iniziativa volta a sancire costituzionalmente l’impegno del cantone a favore di “relazioni buone e stabili” fra la Svizzera, l’UE e i Paesi confinanti. Il testo, che non integra disposizioni concrete su come procedere, aveva il sostegno sia dell’Esecutivo che del Parlamento, ed è stato approvato dal 64,5% dei votanti.
Passata di stretta misura nel canton Turgovia (51,1%) l’abolizione del divieto di ballo (“Tanzverbot” in tedesco) nei giorni festivi religiosi più importanti: Venerdì Santo, domenica di Pasqua, domenica di Pentecoste, Digiuno federale e giorno di Natale. La misura rientra in una revisione della legge cantonale sui giorni di riposo che consentirà di organizzare eventi culturali e sportivi anche in queste festività comandate, a condizione che abbiano luogo in luoghi chiusi e che non vi partecipino più di 500 persone.
Un ecologista e un UDC si sono imposti a Ginevra nel primo turno della suppletiva per il seggio nel Governo cantonale lasciato dall’ecologista Antonio Hodgers. Il collega di partito Nicolas Walder, consigliere nazionale e già sindaco della località di Carouge, ha ottenuto il maggior numero di preferenze con 32’573 suffragi. Al secondo turno, che si svolgerà il 19 ottobre, Walder dovrà affrontare il democentrista Lionel Dugerdil, deputato al Parlamento cantonale, al quale sono andati 27’031 voti.
I ginevrini sono stati chiamati alle urne anche su una copiosa serie di oggetti cantonali. Fra questi, in particolare, due revisioni di legge, accolte a inizio anno dal Gran Consiglio, che erano volte a contenere la spesa pubblica in caso di disavanzo. La prima, che puntava a limitare l’aumento della spesa, è stata bocciata con quasi il 54% di voti a sfavore. Il 54,8% dei votanti ha quindi respinto la seconda, che stabiliva di porre un freno agli impieghi nell’amministrazione pubblica. Approvata invece col 60,4% di “sì” un’iniziativa che chiede che entro il 2030 il 10% delle abitazioni nel cantone siano di proprietà di cooperative senza scopo di lucro, a fronte dell’attuale 5%. Secca sconfitta invece (67,9%) per un’iniziativa dell’UDC che intendeva garantire un’immunità, che solo il Gran Consiglio avrebbe potuto revocare, ai poliziotti in servizio. L’intento dei democentristi era di ridurre il numero di procedimenti penali contro gli agenti, vittime a loro avviso di “vessazione giudiziaria”.
Via libera nel canton Svitto alla proposta dell’Esecutivo di aumentare gli stipendi iniziali degli insegnanti, molto inferiori a quelli dei cantoni vicini, in modo da ovviare al problema della penuria di docenti nella scuola pubblica. Il progetto è stato accolto dal 53,25% dei votanti. Il salario iniziale a tempo pieno passerà così da 78’500 a 87’100 franchi per un maestro delle elementari. In cambio, la progressione annuale sarà inferiore rispetto a quella attuale e, a partire dal 15esimo anno di servizio gli stipendi rimarranno al livello attuale.
Sonoramente bocciata in Appenzello Esterno (71,5% di “no”) un’iniziativa denominata ““Nessuna coercizione nei confronti di bambini e adolescenti”, che era stata promossa in risposta alle direttive del cantone e della Confederazione durante la crisi pandemica. I promotori chiedevano che misure come l’uso delle mascherine, i test o le vaccinazioni per questa fascia della popolazione non venissero promosse e imposte senza il consenso dei genitori o di altri tutori legali. L’Esecutivo e tutti i gruppi rappresentati nel Legislativo avevano respinto il testo, giudicandolo superfluo da un lato e inattuabile, dall’altro, a causa del diritto federale superiore.
A livello più locale si segnala anzitutto il voto, potremmo dire a corrente alternata, espresso oggi a St-Moritz. I cittadini della località retica hanno così respinto, con 709 voti contrari e 508 a favore, l’idea di sostituire il segretario comunale con una sorta di CEO dotato di ampi poteri gestionali. L’obiettivo, negli intenti delle autorità comunali, era di separare la conduzione politica della località da quella operativa, per meglio rispondere alla crescente complessità delle funzioni amministrative. La maggioranza del corpo elettorale si è espressa a sfavore, ma ha invece accolto, con 894 “sì” e 338 “no”, una riduzione da 17 a 11 membri del numero dei consiglieri comunali: un ridimensionamento che è stato invece motivato con la difficoltà a trovare sufficienti candidature per il ruolo.
Nella città di Zurigo il 61,7% dei votanti si è pronunciato per vietare l’uso dei soffiatori di foglie a benzina. La decisione in questo senso del Consiglio comunale doveva superare lo scoglio di un referendum. Limitazioni entreranno ora in vigore anche per i modelli a batteria: potranno essere utilizzati solo tra ottobre e dicembre, mentre negli altri mesi saranno autorizzati solo in casi straordinari, ad esempio per pulire le strade dopo la Street Parade. Le nuove disposizioni varranno sia per i privati che per i servizi comunali.
RG 12.30 del 27.09.2025 - Ginevra al voto: Lucia Mottini in collegamento con Veronica Alippi
RSI Info 27.09.2025, 22:13
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