L’analisi dell’esito del voto sull’abolizione del valore locativo sulla quale il popolo svizzero si è espresso domenica solleva un grande interrogativo. Secondo i contrari sarebbe stato un regalo ai proprietari di casa che, con i tassi di interesse attuali, dall’entrata in vigore risparmieranno circa 1,8 miliardi di imposte all’anno. Una manna che avrebbe dovuto indurre le persone che vivono in casa propria a mobilitarsi e votare massicciamente a favore della cancellazione di quel reddito teorico che dal 1934 viene aggiunto alla loro tassazione
Le cose però non sono andate così. O almeno in parte, visto che l’introduzione dell’imposta sulle case secondarie (la condizione per procedere all’abolizione del valore locativo) è stata approvata dal 57,73% dei votanti. I no hanno prevalso solo nei cantoni romandi e a Basilea Città.
https://www.rsi.ch/info/dossier/votazioni/Abolizione-valore-locativo--3048869.html
Sorge pertanto il dubbio che numerosi cittadini-inquilini svizzero tedeschi, svizzero italiani e romanci, invece di opporsi alla misura come caldeggiava l’Associazione che ne difende gli interessi, abbiano voluto fare un regalo miliardario a chi vive in casa propria senza considerare il proprio tornaconto perché, alla fine, qualcuno la riduzione delle entrate fiscali di Confederazione, Cantoni e Comuni la subirà. Possibile? Si direbbe proprio di sì.
In Svizzera le persone che sono proprietarie della propria casa sono circa il 36%. A beneficiare dell’abolizione del valore locativo sarà pertanto una minoranza della popolazione. Eppure, la misura è stata accolta da oltre il 60% dei votanti anche a Zurigo dove i proprietari sono il 26,7% e a Zugo (31,6%), Lucerna (34,1%).
La mobilitazione dei proprietari può sicuramente spiegare perché oltre il 70% dei cittadini di Glarona, San Gallo, Turgovia, Appenzello Esterno ed Interno abbiano votato a favore della proposta visto che sono tra il 30 e il 50% della popolazione.
Questa spiegazione non può invece essere evocata di fronte al fatto che l’abolizione del valore locativo è stata respinta con oltre il 60% di no anche in Vallese e nel Giura, i soli cantoni in cui i proprietari sono in maggioranza.
Si tratta di stranezze difficilmente spiegabili con i dati disponibili oggi. Per coglierne appieno il significato bisogna attendere qualche mese quando gli studi dei politologi chiariranno le ragioni che hanno indotto le varie fasce della popolazione a votare in un certo modo domenica. Ci saranno da considerare anche l’appartenenza partitica, l’influenza della campagna, la residenza in cantoni con elevate quote di residenze secondarie e i tanti altri possibili fattori che hanno influenzato la formazione dell’opinione sul tema che alla fine ha portato la Svizzera a cambiare idea, dopo che tre proposte di abolizione del valore locativo erano state bocciate.

Il popolo abolisce il valore locativo
Telegiornale 28.09.2025, 20:00