Il Gruppo ospedaliero Insel è precipitato ancor più nelle cifre rosse nel primo semestre di quest’anno, chiuso con un deficit di 68,7 milioni di franchi. È esattamente il doppio della perdita registrata nel medesimo periodo del 2023. I proventi sono diminuiti di 51,6 milioni, complici le chiusure delle sedi di Münsingen (il 30 giugno dello scorso anno) e di Tiefenau (il 15 dicembre).
Non è questione di liquidità, ha spiegato il presidente del consiglio di amministrazione Bernhard Pulver. I 100 milioni messi a disposizione dal cantone in giugno per ovviare a quel tipo di carenza non rappresentano quindi la soluzione ai problemi del gruppo.
Bisogna piuttosto migliorare le condizioni quadro adattando per esempio le tariffe, sostiene Pulver. Quelle attuali, basse in rapporto ai costi gonfiati dall’inflazione, stanno mettendo sotto pressione finanziaria non solo il Gruppo Insel ma tutto il settore in Svizzera. Manca inoltre personale qualificato e il focus è anche sul miglioramento delle condizioni di impiego: per due anni consecutivi, il 1° aprile sono state introdotte misure salariali, rispettivamente del 2,5% e del 2%.
Il gruppo spera in futuro di trarre profitto dai due grandi cantieri giunti a conclusione: l’inaugurazione del nuovo edificio principale dell’Inselspital e la messa in funzione del sistema di informazione e gestione EPIC.