Sono 21 le persone che durante la stagione invernale 2024/25 hanno perso la vita a causa di valanghe sulle Alpi svizzere. Oltre la metà dei decessi (11) è avvenuta soltanto nel mese di maggio, caratterizzato da condizioni climatiche eccezionali.
“La stagione ha seguito un decorso atipico e inaspettato”, ha spiegato a Keystone-ATS Anna Haberkorn dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) a Davos. “Sopra i 3’000 metri nel mese di maggio il clima è stato molto umido, freddo e ventoso e con un manto nevoso instabile”.
Un mese fa a Täsch (VS) una sola slavina ha causato la morte di cinque persone. Un incidente che resterà a lungo impresso nella memoria, ha detto. “A maggio, sciescursionisti e freerider tendono ad avventurarsi su pendii più ripidi rispetto ai mesi invernali. E quando la pendenza è elevata, anche una piccola slavina può avere conseguenze fatali” ha indicato l’esperta. In generale gli appassionati sono oggi più preparati e attrezzati, “per esepio con apparecchiatura di ricerca, una sonda o una pala”.

Meno morti causa valanghe
Telegiornale 15.04.2025, 12:30