Il gas esilarante è l'ultima moda tra i giovanissimi a Basilea per sballarsi. È una sostanza che a differenza di cocaina, LSD o ecstasy non rientra nell’elenco degli stupefacenti vietati ed è un fenomeno che preoccupa sempre di più politici e autorità cantonali, che chiedono alla Confederazione di inasprire le disposizioni legali. Il Gran Consiglio discuterà presto un testo.
Il gas viene venduto in ampolle o palloncini, al prezzo di pochi franchi, più che abbordabile anche per gli adolescenti, che ne fanno largo uso. "Apparentemente è inoffensivo, ma può essere molto pericoloso", spiega la portavoce del Dipartimento cantonale della sanità, Anne Tschudin, "provoca euforia ed allucinazioni, si rischia di perdere completamente il controllo di sé stessi, con conseguenze potenzialmente molto gravi".
Ricorda il caso di un gruppo di giovani che lo scorso anno si era filmati mentre lo inalavano in auto. Poco dopo il conducente aveva perso il controllo, causando un incidente con un morto e tre feriti gravi.
L'Ufficio federale della sanità pubblica è per il momento scettico su un divieto a livello federale: "Nulla ci fa pensare che si tratti di un problema di livello nazionale", afferma Adrian Gschwend. La misura avrebbe inoltre effetti anche in altri ambiti, visto che il protossido d'azoto è usato anche per le anestesie.