C’è ancora parecchio margine di manovra per ridurre l’impatto ambientale della digitalizzazione. Secondo un rapporto dell’Ufficio federale di statistica (UST), in troppi - circa la metà degli svizzeri - tengono i vecchi smartphone, computer portatili e tablet in un cassetto invece di riciclarli.
L’impronta ambientale degli smartphone è quindi particolarmente negativa, si legge nell’analisi pubblicata oggi, lunedì. Stando all’UST, per ridurre al minimo l’impatto dei dispositivi sull’ambiente sarebbe importante prolungare la loro durata effettiva riparandoli o rivendendoli. Bisognerebbe poi incoraggiare il riciclaggio delle materie prime che contengono.
Invece, sottolinea l’ufficio federale basato a Neuchâtel, il 48% tiene a casa il proprio smartphone ormai in disuso. Percentuale simile (44%) per i laptop e i tablet che hanno fatto il loro corso. La situazione è migliore per quel che concerne i computer fissi: un quarto non se ne libera, mentre il 45% li smaltisce come rifiuti elettronici.
“Tages-Anzeiger” con Sandro Benini
Stampa Nazionale 12.04.2024, 08:02
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