Sono almeno 43 i soldati di una scuola reclute della caserma Jassbach a Linden, nel canton Berna, che giovedì pomeriggio hanno riportato sintomi quali diarrea e vomito. Quattro dei ragazzi ricoverati versano in condizioni critiche, secondo quanto ha confermato Daniel Reist, il portavoce dell’esercito, ai giornalisti.
Il Blick evidenzia inoltre la testimonianza del papà di una recluta, secondo il quale c’è stato un intervento massiccio di ambulanze e di elicotteri di soccorso per il trasporto dei giovani nei nosocomi: diversi soldati erano privi di conoscenza. Stando a quanto riferisce l'agenzia ATS, si tratterebbe di un'intossicazione alimentare.
Non sono chiare le ragioni dell’accaduto e al momento non vi sono ulteriori dettagli resi noti dai vertici militari. Il portavoce dell’esercito non si è espresso sull’eventualità di un’avvelenamento derivante dagli alimenti, limitandosi a rimarcare che “sarà chiarito come sia potuta accadere questa circostanza”. La Berner Zeitung precisa dal canto suo che le caserme di Jassbach sono state poste in quarantena e i soldati che si trovano fuori dal comprensorio non possono entrare nell'area. Per i parenti dei militari è stata organizzata una hotline specifica.
Jassbach non è una struttura qualsiasi: nell'autunno 2017 è diventata pure la base dove addestrare ogni anno almeno una cinquantina di specialisti per la guerra elettronica.