Un bosniaco di 56 anni da lunedì compare di fronte al Tribunale penale federale di Bellinzona poiché nell’aprile di un anno fa aveva cercato di uccidere la moglie facendo esplodere una bomba a mano fuori dalla loro casa di Buchs (AG). L'uomo, arrestato a Chiasso alcuni giorni dopo i fatti, è accusato di tentato assassinio e tentate lesioni gravi.
L’esplosione dell’ordigno (una bomba a frammentazione jugoslava acquistata sul mercato nero) aveva anche rotto la finestra di una casa vicina, ma nessuno si era rivolto alla polizia per denunciare i fatti. Sono venuti alla luce solo quando la moglie, che aveva informato gli inquirenti di problemi relazionali con il marito, è andata all’ospedale dove le è stata asportata chirurgicamente una pallina di metallo.
I fatti si svolsero a Buchs la sera del 3 aprile 2014
In base all'atto d'accusa, l'imputato - che è sempre in detenzione preventiva - ha agito “con particolare mancanza di scrupoli”: era ben consapevole della pericolosità dell'ordigno e ha cercato di far fuori la moglie, dalla quale voleva divorziare, per evitare di versarle gli alimenti.
Diem/ATS