Svizzera

Viola in piazza, la Svizzera chiede l’uguaglianza di genere

35’000 manifestanti in oltre 25 città e comuni mobilitate per parità salariale, pace e lotta alla violenza di genere

  • Ieri, 19:49
02:55

A che punto è la parità?

Il Quotidiano 14.06.2025, 19:00

  • Keystone
Di: ATS/Tieffe 

Circa 35’000 persone hanno manifestato sabato in oltre 25 città e comuni svizzeri in occasione dell’annuale sciopero femminista del 14 giugno, per chiedere ulteriori misure per raggiungere l’uguaglianza di genere.

Lotta al patriarcato, alla disuguaglianza salariale e alla violenza contro le donne hanno mobilitato circa 10’000 manifestanti a Zurigo, 5’000 a Basilea, diverse migliaia a Lucerna e alcune centinaia anche a Bellinzona e Lugano

L’Unione sindacale svizzera (USS) ha indetto lo sciopero delle donne con lo slogan “Non si torna indietro – insieme per una maggiore uguaglianza”. Le piazze hanno denunciato la persistente disuguaglianza salariale, con le donne che guadagnano in media 1’364 franchi in meno al mese rispetto agli uomini, e la svalutazione delle professioni a prevalenza femminile. L’USS ha chiesto misure concrete da parte di datori di lavoro e politici per colmare questo divario.

Oltre alle rivendicazioni economiche, le manifestazioni hanno messo in luce la necessità di difendere diritti acquisiti, come la tutela della maternità, e di contrastare ogni forma di violenza strutturale. In molte città si sono levati anche messaggi di solidarietà internazionale: in particolare, a Basilea, dove sono state esposte bandiere palestinesi, è stato forte il richiamo contro le guerre e le occupazioni. Il colore viola ha unito simbolicamente tutte le piazze, in una giornata che ha ribadito l’impegno collettivo per una società più equa.

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