Filosofia e Religioni

Il pensiero femminile salverà il mondo?

Il pensiero filosofico delle donne è stato e continua a essere rivoluzionario, anche perché spesso propone una prospettiva diversa su temi che sono centrali per la tenuta delle democrazie e per la convivenza tra popoli e persone, come moralità e giustizia

  • Oggi, 08:30
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Di: Lina Simoneschi/Red. 
Il logos occidentale nasce dall’aver cancellato alcuni esseri umani considerandoli meno umani. L’esclusione dal mondo della polis delle donne è la base su cui si è sviluppato un determinato discorso del sapere e dell’etica.

Francesca Romana Recchia Luciani, filosofa

Platone, Aristotele, Cartesio, Leibniz, Habermas...il canone della tradizione occidentale della filosofia, come accade per vari campi del sapere, è quasi esclusivamente declinato al maschile. Eppure, esiste una storia laterale della filosofia, d’importanza fondamentale, che è stata costruita lungo i secoli dalle filosofe. Il pensiero filosofico delle donne è stato e continua a essere rivoluzionario, anche perché spesso propone una prospettiva diversa su temi che sono centrali per la tenuta delle democrazie e per la convivenza tra popoli e persone, come moralità e giustizia. Una prospettiva che è includente e non dicotomica.

«La prima caratteristica riguarda la forma mentis. La forma mentis che si trova nelle fonti delle pensatrici non è dicotomica. Mentre il pensiero egemone in Occidente, quello che ha fatto la cultura occidentale (e che tra l’altro oggi è verso la sua fine di operatività) è binario, dicotomico e quindi escludente. Beh è chiaro che la forma mentis femminile non essendo dicotomica è quindi capace di relazione con l’alterità, cosa non facile e a volte impossibile da reperire nel pensiero degli uomini».

Annarosa Buttarelli, filosofa e autrice di “Bene e male sottosopra. La rivoluzione delle filosofe”

La strategia dell’esclusione è stata usata dal potere maschile anche per tenere lontano le donne dall’educazione, tanto che una delle prime battaglie protofemministe è stata la rivendicazione allo studio.

«In uno dei primi testi proto femministi (la rivendicazione Women’s Right di Mary Wollstonecraft), la prima istanza di diritto posta dalle donne è quella dell’istruzione. Perché è evidente che tenere le donne in uno stato di ignoranza assoluta è uno strumento del potere. A un certo punto le donne lo hanno ben compreso. Tenere le donne lontano dall’istruzione significava impedire loro di pensare. Questa è anche una risposta a chi, per esempio, ci chiede continuamente perché non ci sono donne in quell’ambito, perché non ci sono donne in quell’altro ambito, perché non ci sono personaggi femminili importanti? La risposta è semplice: perché erano tutti luoghi dell’esclusione».

Francesca Romana Recchia Luciani, filosofa e autrice del libro uscito per Ponte alle Grazie con il titolo “Filosofe. Dieci donne che hanno ripensato il mondo”

Il pensiero delle donne è un pensiero sempre situato, includente le emozioni e i sentimenti. È un pensiero che coinvolge sempre il corpo.

«Le donne hanno più dimestichezza con i corpi, con le emozioni, con i sentimenti. Nel mio libro insisto molto sul fatto che queste filosofe non fanno mai astrazioni per il puro piacere di astrarre, non fanno teoria per la pura teoresi, ma producono un pensiero radicato nella vita. Molte di loro addirittura mettono la loro stessa vita in discussione. Penso per esempio a Simone Weil o a Carla Lonzi: filosofe che mettono in gioco tutto pensando, arrischiandosi a pensare e questo è molto raro».

Francesca Romana Recchia Luciani, filosofa e autrice del libro uscito per Ponte alle Grazie con il titolo “Filosofe. Dieci donne che hanno ripensato il mondo”

Il pensiero femminista resta a tutt’oggi uno dei pensieri più radicali e rivoluzionari.

«L’unica istanza contemporanea estremamente coraggiosa che si espone e che sta ancora sviluppando un pensiero per tutti è quella della differenza femminile. Questa istanza è l’unica che al momento( ed è questo il successo di Carla Lonzi soprattutto tra i giovani uomini e donne) ha ancora qualcosa da dire. Perché il pensiero della differenza, quello di Carla Lonzi, appunto, è quello di tutte noi che siamo in quell’ambito, ha un orientamento e lo dà. Non è caduto nel nichilismo in cui sono cadute le ideologie».

Annarosa Buttarelli, filosofa e autrice di “Bene e male sottosopra. La rivoluzione delle filosofe”

«Io ritengo che il femminismo sia l’unico spazio rivoluzionario dell’esistente. e, ritengo che le alleanze dentro il femminismo siano una prospettiva rivoluzionaria , soprattutto in un mondo di neo fascismi che ci assedia letteralmente e che mette a repentaglio tutte le nostre conquiste. Tutte».

Francesca Romana Recchia Luciani, filosofa e autrice del libro uscito per Ponte alle Grazie con il titolo “Filosofe. Dieci donne che hanno ripensato il mondo”

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Parola alle filosofe

Alphaville 12.05.2025, 12:35

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  • Lina Simoneschi Finocchiaro

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