Scafisti, l'UE usa la forza

L'Unione Europea, che ha rinviato all'8 ottobre l'attesa adozione di un accordo globale sulla ridistribuzione di 160'000 migranti per mettere un po' d'ordine sulla questione che sta suscitando apprensione in vari Stati e tensioni, ha autorizzato l'uso della forza militare nelle missioni contro gli scafisti nel Mediterraneo. I blitz delle varie unità navali impegnate dovrebbe scattare a inizio ottobre. Permetterà alla forza UE di fermare, perquisire e dirottare le imbarcazioni sospettate di trasportare migranti.

I ministri dell'Interno dell'UE, in riunione straordinaria a Bruxelles (presente per la Svizzera Simonetta Sommaruga), hanno anche raggiunto l'accordo politico per distribuire 160’000 rifugiati in due anni. L'intesa non è però completa. I Ventotto hanno dato il via libera ad un primo piano di assegnazione dei profughi: 40’000 richiedenti asilo approdati in Italia e Grecia andranno negli altri Paesi dell'Unione. I partecipanti al meccanismo riceveranno 6'000 euro per ciascuna persona ricollocata.

Per quanto riguarda le ulteriori 120'000 persone è stata raggiunta un'intesa di principio sulla ripartizione. La legge che le darà concretezza, hanno assicurato diversi ministri dell'Interno all'uscita dopo 5 ore di trattative, si concretizzerà nel Consiglio del prossimo 8 ottobre. A renderne impossibile l'adozione odierna è stata la mancanza di unanimità a causa dell'opposizione dei paesi dell'est (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania). Al Consiglio sarà sufficiente la maggioranza.

ATS/Red. MM

RG 24.00 del 14.09.15: la corrispondenza di Tomas Miglierina

RG 07.00 del 15/09/2015: il servizio di Tomas Miglierina

RG 08.00 del 15.09.2015 La voce del ministro lussemburghese Jean Asselborn

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14.09.2015: Gli ultimi aggiornamenti da Bruxelles