Australia: sparatoria in spiaggia, morti e feriti

Sedici morti, tra cui un bambino e 38 feriti: è questo al momento il bilancio di un attacco armato compiuto durante una celebrazione per la festività ebraica di Hanukkah a Bondi Beach, nella periferia orientale di Sydney, in Australia. Lo ha dichiarato all’ABC il ministro della Salute del Nuovo Galles del Sud, Ryan Park. Lo riporta la BBC. Al momento non è chiaro se il bilancio aggiornato delle vittime includa uno dei due uomini armati. La polizia aveva dichiarato in precedenza che uno dei presunti aggressori era stato ucciso, mentre un altro era in condizioni critiche. In precedenza i media avevano parlato di due presunti attentatori uccisi. Tra le persone ferite ci sono due agenti di polizia, viene precisato.

Un video ha documentato il coraggio di un uomo che è intervenuto, riuscendo a disarmare uno dei due attentatori. Ferito da due colpi al braccio, dovrà ora sottoporsi ad un intervento chirurgico, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. L’emittente 7 News che lo ha identificato intervistando il cugino, fuori dall’ospedale dove è ricoverato.

L’uomo, Ahmed al Ahmed, ha 43 anni, è sposato ed è padre di due figli. Non avrebbe alcuna esperienza di armi, è un semplice passante ma con la sua azione ha probabilmente salvato diverse vite. Dopo aver disarmato uno dei due attentatori, si è allontanato dirigendosi verso l’altro, che ha aperto il fuoco, colpendolo al braccio.

Il premier australiano Anthony Albanese ha convocato il Consiglio nazionale di sicurezza e in un intervento televisivo ha denunciato la sparatoria come “un attacco mirato contro gli ebrei australiani” e “un atto di malvagio antisemitismo”. Secondo il Times of Israel, una delle persone colpita a morte dagli spari è il rabbino di Sydney Eli Schlanger.

Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d’Australia ha dichiarato: “La comunità ebraica è sotto shock. C’erano 2’000 membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta”.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato le autorità australiane a intensificare la lotta contro l’antisemitismo. “Proprio in questi momenti, le nostre sorelle e i nostri fratelli a Sydney, in Australia, sono stati attaccati da vili terroristi in un attacco molto crudele contro gli ebrei”, ha dichiarato Herzog, invitando l’Australia a “combattere contro l’enorme ondata di antisemitismo che sta affliggendo la società australiana”.

A nome della Svizzera Karin Keller-Sutter, come precedentemente fatto da altri leader mondiali, ha espresso solidarietà alle vittime e alle loro famiglie: la Svizzera respinge fermamente ogni forma di violenza, antisemitismo e odio, ha dichiarato la presidente della Confederazione sulla piattaforma social X. Anche l’ex consigliere federale Alain Berset, attuale Segretario generale del Consiglio d’Europa, ha espresso il primo cordoglio, sottolineando che “non c’è posto per il terrore e l’antisemitismo nella nostra società”.