Il carnevale di Bellinzona ringrazia Renato Dotta, suo re per oltre un decennio, ma l’interessato - che era stato informato per lettera - non ha gradito la “destituzione” decisa a maggioranza dal comitato e trasmessa alla stampa lunedì. “C’è un po’ di delusione, magari anche una forte delusione per come è finito il rapporto con la società”, ha spiegato Dotta alla RSI. “Si sapeva che il mio obiettivo era di arrivare al 2028 quando si festeggiano i 100 anni di Re Rabadan, ma sembra che questo non sia stato capito, recepito e accettato dal comitato. Capisco che il presidente voglia un ringiovanimento, ma ci domandiamo se ci sia così tanta fretta. Possibile che non si potesse andare avanti ancora due anni?”, si è chiesto.
Dotta ritiene che ci possano essere altre motivazioni oltre a quelle rese note ufficialmente e parla al plurale perché con lui cambieranno anche regina e damigelle, che hanno scoperto la svolta a mezzo stampa.
Per il presidente della società Rabadan Giovanni Capoferri, la nomina di un nuovo re - il cui nome sarà conosciuto all’inizio dell’edizione 2026 - si iscrive “in un’ottica di rinnovamento”. Il carnevale - ha spiegato - “è sempre più dei giovani e noi abbiamo pensato di avere come futuro re una persona che rappresenti i giovani. Tutti gli attori del carnevale, chi realizza i carri così come le guggen, fatica inoltre a trovare giovani leve e abbiamo voluto dare un segnale nei loro confronti”. Il futuro re dovrà essere anche bravo a proporsi sui social, dove durante la settimana del Rabadan il carnevale bellinzonese registra circa un milione di visualizzazioni.
Detronizzato re Rabadan
Il Quotidiano 04.08.2025, 19:00