Continua il botta e risposta sul futuro stadio luganese: nei giorni scorsi c’erano stati la proposta di Raoul Ghisletta di venderlo al proprietario della squadra, lo statunitense Joe Mansueto, e il fermo no arrivato in replica sia dalla società bianconera che dal resto del municipio. Lunedì il municipale luganese ha però deciso di duplicare con una nota stampa nella quale si dice “scandalizzato dall’inganno sul finanziamento del PSE e dai suoi effetti sulla Città”.
“Salvo miracoli politici”, afferma Ghsiletta “Lugano finirà per vendere 200 milioni di franchi di beni e per effettuare un pericoloso stop negli investimenti necessari alla popolazione”. Ghisletta denuncia “una politica finanziaria scriteriata che lascerà irrisolte problematiche centrali per la cittadinanza”, denaro che la Città dovrebbe investire per favorire - tra la altre cose - alloggi a prezzi accessibili. E invece, prosegue il municipale, questo denaro verrà assorbito “dai 240 milioni di investimenti per le infrastrutture sportive”.
A suo parere, insomma, sindaco e vicesindaco “dovrebbero renderne conto alla cittadinanza e quantomeno impegnarsi a rimediare” cercando di convincere il patron di Chicago ad acquistare l’Arena sportiva o ad affittarlo per una somma più alta di 400’000 franchi annui.
Intanto il cantiere del polo avanza a pieno regime: lo stadio verrà consegnato il 28 novembre di quest’anno, mentre per il palazzetto dello sport la consegna è prevista per la fine del 2026.

A Lugano avanza il Pse, ma in Municipio...
Il Quotidiano 06.06.2025, 19:00