Il Ministero pubblico e la polizia cantonale ticinesi hanno avviato un’inchiesta su una società di cure domiciliari nel Luganese. La gerente, una 50enne svizzera, è stata arrestata con l’accusa di truffa e falsità in documenti.
Le indagini, coordinate dalla procuratrice Caterina Jaquinta Defilippi, mirano a verificare possibili irregolarità nei tempi di fatturazione, nel tipo di prestazioni fatturate e nell’erogazione di cure che richiedevano personale qualificato.
Dopo l’interrogatorio, il giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato la carcerazione preventiva della donna.

Consumatori, in aumento le truffe online
Il Quotidiano 15.03.2025, 19:00