Nelle ultime settimane non sono più stati registrati casi di influenza aviaria in Svizzera. L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ha quindi annunciato martedì la revoca di tutte le misure di contenimento della malattia che erano state annunciate in novembre e poi prorogate in più fasi fino al 30 aprile. L'epizoozia ha dilagato in quasi tutto il mondo questo inverno. Nella Confederazione si sono ammalati in particolare dei gabbiani, ma erano state colpite anche alcune piccole aziende detentrici di animali nel canton Zurigo.
Dalla fine di marzo, complice il fatto che molti uccelli migratori hanno ormai raggiunto le aree di cova e sono quindi stazionari, i casi sono diminuiti sensibilmente in Europa. Ulteriori contagi non sono tuttavia impossibili: per gli allevatori resta quindi in vigore l'obbligo di notifica di malattie e esemplari morti, così come quello di registrazione degli allevamenti - anche piccoli e amatoriali. La probabilità che il pollame da cortile debba essere protetto dagli uccelli selvatici anche il prossimo inverno, infine, è considerata alta.

Notiziario 11.00 del 27.04.2023
Notiziario 27.04.2023, 11:12
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