Rimarrà dietro le sbarre ancora fino agli inizi di maggio il cittadino eritreo accusato di avere ucciso la compagna, gettandola dal balcone del loro appartamento di Bellinzona la sera del 3 luglio 2017. Lo ha deciso la giudice dei provvedimenti coercitivi Claudia Solcà, ravvisando di nuovo il pericolo di fuga. Il procuratore pubblico Moreno Capella aveva chiesto una proroga di tre mesi, la difesa la scarcerazione.
A giorni è attesa la perizia commissionata all’Istituto di medicina legale dell’Università di Berna, disposta per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rilasciate dall’imputato, secondo il quale la donna si sarebbe suicidata. La proroga concessa da Solcà dovrà servire appunto a prendere visione del rapporto, contestarlo al 35enne e chiudere l’inchiesta.
Francesco Lepori