Alle società sportive come l'HCAP serve un luogo dove pattinare: a Biasca, infatti, il ghiaccio mancherà per settimane. Oggi la situazione si è infine sbloccata e la procura ha dato il via libera all'inizio dei lavori di riparazione del tetto, coperto di pannelli solari, andato in fumo una settimana fa.
Intanto qualcosa si muove dentro la BiascArena: alcune operazioni in vista della sistemazione del tetto sono iniziate. L'ufficio tecnico comunale è impegnato per evitare perdite di tempo. Anche perché il lavoro sarà impegnativo: 2'100 dei 3'600 metri quadrati di copertura andranno sostituiti.
"Abbiamo già contattato le ditte. Si sta già facendo un piano lavori. Dipenderà da che tempistiche possono garantire. Speriamo di poter avere turni prolungati, per accorciare al massimo il ripristino", spiega Joel Rossetti, capo dicastero sport e tempo libero Biasca.
Stamattina (giovedì) si è tenuto un sopralluogo da parte della procura. Nel pomeriggio il ministero pubblico ha comunicato il via libera ai lavori.
Sulle cause del rogo divampato una settimana fa, invece, nessuna novità: è probabile che per individuare l'origine delle fiamme sia necessario smontare i pannelli.
Fatta eccezione del bar, la pista resta quindi chiusa. E lo sarà per diverse settimane.
"Due mesi potrebbe essere una buona tempistica, visto il grosso lavoro che c'è da fare", spiega Rossetti.
Le società sportive che si basano sul ghiaccio biaschese devono avere pazienza.
"Sono più o meno una ventina di ore alla settimana e a queste vanno aggiunte altre 30 partite di campionato sull'arco della stagione, quindi è una pista molto importante per noi, soprattutto nei termini di formazione del settore giovanile, spiega Paolo Duca, direttore sportivo HCAP.
"Noi usiamo il ghiaccio della Biasca 4 volte la settimana, è una parte importante dei nostri allenamenti", dice Anna Caffi, vicepresidente Club Pattinaggio Biasca.
Il pattinaggio artistico farà capo in particoalre alla pista di Bellinzona, con la locale società già esiste una collaborazione. Per l'HCAP si andrà anche oltre: Chiasso, Faido, Prato Sornico.
Priorità è garantire a tutti continuità negli allenamenti: in particolare chi fa competizione non può permettersi interruzioni.
"Stiamo cercando di comprimere, di dividere i gruppi, di spostarli magari a fare allenamenti con altre squadre. Però sicuramente, in termini di formazione le ore diminuiranno un pò per tutti per cercare non la migliore soluzione, ma la meno peggio", sottolinea Duca.
"Il ghiaccio è più affollato. Ci si concentra per fare allenamenti che occupano meno ghiaccio. L'importante è non stare fermi. Speriamo che la pista riesca a riaprire", dice Anna Caffi.
E poi per tutti, giovani atleti, genitori e collaboratori, sono aumentati gli spostamenti. Sacrifici necessari ancora per diverse settimane.
Incendio a Biasca, le operazioni di spegnimento
RSI Info 07.09.2023, 15:16

Notiziario delle 14:00 del 07.09.2023
Notiziario 07.09.2023, 14:16
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Incendio sul tetto della pista di Biasca
Il Quotidiano 07.09.2023, 19:00