Venerdì pomeriggio il processo del caso Adria si è concluso con la condanna dei tre principali imputati: cinque anni e tre mesi di carcere per padre e figlio Cambria, per ripetuta truffa per mestiere e appropriazione indebita; cinque anni e nove mesi invece per l’ex direttore della banca WIR Yves Wellauer, per ripetuta truffa per mestiere e amministrazione infedele.
“Comportamenti scellerati, incapacità gestionale, spese che niente avevano a che vedere con i cantieri”. Così ha definito il giudice Marco Villa l’agire di Adriano e Filippo Cambria. Padre e figlio, a capo di Adria Costruzioni, tra la primavera del 2014 e maggio 2015 hanno commesso illeciti per 17 milioni di franchi.
Un continuo spostare fondi da un cantiere all’altro, dissimulando la quantità di denaro di cui disponevano, quando andavano a chiedere crediti alla banca. I movimenti sono continuati fino all’arresto nell’ottobre 2015 e il fallimento della società. Un fallimento che ha lasciato a casa 50 dipendenti.
Il tutto è avvenuto con la complicità dell’allora direttore della filiale della banca WIR di Lugano, Yves Wellauer, che concedeva loro crediti milionari. “Un direttore coinvolto nei fatti e disonesto”, senza la cui connivenza “non sarebbe stato possibile mandare in fumo così tanti milioni di franchi in così poco”, ha dichiarato Villa in merito.
I cantieri erano a Paradiso, Pregassona, Melano, Novazzano, Cadro e Pambio. In questi casi il reato di truffa è stato confermato dalla Corte. Rispetto all’atto d’accusa sono tuttavia caduti alcuni reati, come l’amministrazione infedele per le spese effettuate al di fuori della società, come la sponsorizzazione nel motomondiale, l’acquisto di auto e barche di lusso. In questi casi, per mancanze formali e in fase di indagine.
Le attenuanti sono state soprattutto il lungo tempo trascorso dai fatti e la collaborazione in parte fornita dai Cambria.
Più marginale la posizione degli altri imputati, tre di loro sono stati condannati per reati finanziari, la pena massima, 8 mesi sospesi. Il processo più lungo degli ultimi anni in Ticino potrebbe però non essere finito.