Il procuratore generale John Noseda ha chiuso oggi, venerdì, l’inchiesta sul caso Adria, che nell’ottobre del 2015 portò in carcere i titolari dell’impresa edile (Adriano e Filippo Cambria) e l’allora direttore della Banca Wir di Lugano, Yves Wellauer.
Le indagini hanno accertato un buco di circa 30 milioni di franchi, sui 60 milioni di credito erogati complessivamente dalla Wir in cambio di mazzette. Per i Cambria e Wellauer si profila ora il processo alle Criminali. Le accuse principali sono quelle di truffa, amministrazione infedele e falsità in documenti.
Assieme ai tre – altra novità – John Noseda rinvierà a giudizio due operatori immobiliari, coinvolti nell’acquisto di un terreno a Paradiso. Nel caso specifico, la somma ottenuta indebitamente dalla banca si aggira sui 2,5 milioni di franchi.
Il procuratore generale ha invece deciso di disgiungere il procedimento aperto contro due altri impresari, dai quali i Cambria avevano ricevuto degli appalti. Nei loro confronti il magistrato emetterà un decreto d’accusa.
Francesco Lepori
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