Si trova ora alla Farera il giovane del Luganese affetto da problemi psichici che nelle scorse settimane aggredì i propri famigliari e uno dei poliziotti intervenuti per calmarlo. In un impeto di rabbia – ricordiamo – si scagliò su di loro, usando anche un manubrio da palestra e un disco per il sollevamento dei pesi.
Il ragazzo, difeso dall’avvocato Walter Zandrini, venne inizialmente ricoverato in clinica. Sulla scorta di un parere medico, che lo riteneva carcerabile, la procuratrice pubblica Pamela Pedretti ne aveva poi ordinato l’arresto. Arresto che alcuni giorni fa – si è appreso lunedì – il giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato.
Come chiesto da Pedretti, l’imputato dovrà rimanere dietro le sbarre almeno per i prossimi tre mesi. La decisione è stata motivata soprattutto in ragione del pericolo di recidiva. Sarà proprio questo uno dei nodi da sciogliere con la perizia psichiatrica che la procura (altra novità) intende disporre. L’accusa principale ipotizzata al momento è quella di tentato omicidio.
CSI 18.00 del 09.07.2019 - Il servizio di Francesco Lepori
RSI Info 09.07.2019, 19:58
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