Tra le montagne grigionesi, mentre comincia il fermento per la stagione sciistica, quattro orsi si preparano ad affrontare l’inverno. Sam, Meimo, Jamila e Amelia vivono nel parco Bärenland di Arosa, dopo anni trascorsi in gabbie anguste o nei circhi dell’Europa dell’Est, dove non avevano spazio né possibilità di comportarsi secondo natura.
Ad Arosa, invece, possono scegliere come andare in letargo: nelle confortevoli casette di legno, che garantiscono riparo e calore, oppure all’aperto, scavando tane sotto la neve. Quest’inverno tutti hanno optato per le casette, e due di loro – Meimo e Jamila – hanno deciso di condividere la stessa “camera”.
Per far capire ai visitatori cosa significhi vivere in cattività, nel parco è stata esposta una gabbia simile a quella in cui Napa, il primo orso arrivato ad Arosa, ha trascorso otto anni. Oggi il progetto guarda al futuro: “Abbiamo alcune idee per ampliare la superficie e accogliere più orsi”, ha raccontato alle telecamere de Il Quotidiano Hans Schmid, direttore scientifico di Bärenland.
Intanto, mentre il libro che ripercorre la storia del parco si prepara alla presentazione del 30 dicembre, Sam, Meimo, Jamila e Amelia si godono il silenzio dell’inverno, finalmente senza costrizioni.








