Non fu la tragica conclusione di un gioco erotico come sostenuto dall'accusato, ma un omicidio intenzionale: è definitiva la condanna del tedesco, oggi 34enne, che uccise soffocandola una 22enne britannica in una camera d'albergo di Muralto nell'aprile del 2019. Il Tribunale federale - in una sentenza pubblicata giovedì - respinge infatti l'ultimo ricorso dell'uomo e conferma così la pena di 18 anni e 6 mesi inflitta in appello lo scorso novembre, a cui si aggiungono 14 anni di espulsione dalla Svizzera.
Secondo la prima corte di diritto penale, la giustizia ticinese ha motivato con cura il suo verdetto. Al contrario l'imputato, invece di contestare queste conclusioni, si è essenzialmente limitato a esporre la propria versione dei fatti. Un modo di procedere non autorizzato, secondo i giudici di Mon Repos, che su numerosi punti non sono nemmeno entrati in materia.
Diventa definitiva anche una seconda condanna a carico dell'uomo. È relativa a fatti del 2018, quando - con un altro autore - si era reso protagonista di un pestaggio nei bagni di un bar.

Delitto di Muralto, inasprita la pena
Il Quotidiano 30.11.2022, 19:00