Età massima per fare il medico? I Cantoni non possono imporla

I Cantoni non possono imporre un’età massima per l’esercizio della professione di medico; al massimo possono prevedere controlli sull’idoneità. Lo afferma il Tribunale federale in una sentenza pubblicata venerdì, riferita a un caso neocastellano.

Il caso in questione è quello di un medico nato nel 1944 e e laureatosi in medicina nel 1970. Negli anni seguenti il professionista è prima diventato uno specialista di medicina interna, per poi specializzarsi ulteriormente e praticare nell’ambito della medicina dello sport. Alla vigilia dei suoi 79 anni, il medico si è visto rinnovare l’autorizzazione a praticare - conformemente alla legge sanitaria neocastellana - solo fino al compimento del suo 80esimo compleanno. Decisione contestata dal medico, che ha fatto ricorso, arrivando fino al Tribunale federale, dove ha ottenuto ragione.

I massimi giudici svizzeri hanno così stabilito che la legge di Neuchâtel - che sembra essere l’unico cantone a fissare un limite di età assoluto e invalicabile - contravviene al diritto federale. La legge nazionale - afferma il Tribunale federale - regola già, in maniera esaustiva, le condizioni di autorizzazione e non fissa alcun limite di età per l’esercizio della professione di medico. E quindi non possono farlo i Cantoni, che hanno solo una limitata possibilità di azione adottando disposizioni complementari. Tra queste - come hanno fatto alcuni Cantoni - può esserci il rilascio di autorizzazioni di esercizio temporanee, così da poter verificare periodicamente se siano rispettate le condizioni per svolgere la professione di medico. Ad esempio attraverso perizie che certifichino le condizioni e le capacità fisiche, psichiche e tecniche dei medici.