Un giovane che grida "Mi hanno sparato" chiedendo aiuto, un'auto che si ferma, guidata da una donna, che lo carica e cerca di portarlo via, un testimone che avvisa la polizia e infine un uomo che arriva con lo scooter e ha un diverbio col ragazzo, vistosamente ferito in modo grave. Ecco il racconto di un testimone oculare, Rinaldo Caimi, una ex guardia di confine che vive in via Aeroporto ad Agno e domenica mattina ha dato l'allarme e ci ha raccontato quanto ha visto e sentito.
Il giovane, dice il testimone "aveva la canottiera insanguinata sulla parte sinistra". Il ferito ha cercato di allontanarsi a bordo dell'auto che è sopraggiunta, "ma ho detto loro che bisognava chiamare un'ambulanza. Che non poteva portare via un ferito". Nel mentre si è fermato un uomo a bordo di uno scooter nero. Ha chiamato il ferito per nome, racconta ancora Caimi: "Non far così, non sono stato io - diceva - e poi se n'è andato. Ma ho memorizzato il numero di targa ed ho chiamato la polizia". Parlavano in dialetto ticinese e lo scooterista sosteneva di non essere stato lui: "Vigliacco, sei stato tu" le parole del giovane.
Il racconto di Rinaldo Caimi, testimone dei fatti di Agno
Restano intanto stabili, ma gravi le condizioni del 22enne. Il presunto sparatore, un 49enne arrestato in casa sua nel corso della giornata a Rovio, stando a informazioni da noi raccolte è il padre del ragazzo. Ignoto invece al momento il movente del fatto di sangue per il quale l'uomo è accusato di tentato assassinio, subordinatamente tentato omicidio.
Notiziario ore 6, 08.08.2022

Spari ad Agno, gli aggiornamenti
Telegiornale 14:30 di lunedì 08.08.2022