L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha deciso di rinunciare alla richiesta di rimborso di una fattura per un importo superiore ai 220’000 franchi emessa nell’ambito della crisi del covid e contestata all’Ordine dei medici del Canton Ticino (OMCT). La decisione è stata comunicata giovedì dallo stesso Ordine.
La delibera è stata presa dopo aver verificato la plausibilità della fatturazione sistematica del colloquio medico-paziente dettagliato durante l’esercizio dei Check point COVID-19 negli anni 2020/21 e 2021/22.
Il contenzioso risale al 2023. L’UFSP aveva infatti rilevato una quota superiore al 60% dei casi totali di prestazioni fatturate con la posizione tariffale del “colloquio medico-paziente dettagliato” definita nel tariffario Tarmed e non rimborsata automaticamente sotto l’Ordinanza COVID-19.
Con una lettera del 1° maggio 2025, l’UFSP ha fatto sapere che la verifica ha avuto esito positivo e, “considera il caso chiuso e rinuncia a una richiesta di rimborso.”

Check point e costi
Il Quotidiano 18.03.2025, 19:00