Ticino e Grigioni

Fedpol, la carenza di personale ricade sulle polizie cantonali

Matteo Cocchi, presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere: “L’auspicio è che la polizia federale inizi a formare i propri agenti”

  • 2 ore fa
07:37

Fedpol in carenza di personale

SEIDISERA 11.09.2025, 18:00

  • Keystone
Di: SEIDISERA - Francesca Calcagno/M.Mar. 

In Svizzera vi è una carenza di personale inquirente in seno alla Polizia federale giudiziaria (Fedpol). Questa mancanza ha una diretta conseguenza sulle indagini e sui procedimenti che il Ministero pubblico potrebbe istruire. A dirlo, nero su bianco, è il rapporto stilato dal Controllo federale delle finanze che non lesina critiche alla struttura attuale. SEIDISERA ha analizzato gli effetti che queste carenze hanno sulle polizie cantonali assieme a Matteo Cocchi, presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere.

“La mancanza loro ricade sicuramente su di noi”, ha spiegato Cocchi, e “a dipendenza di come loro recluteranno, questo potrà essere positivo o negativo”, molto “dipende da dove giungeranno le nuove risorse”. Un agente non può però essere formato “in 5 minuti”, quindi “se Fedpol recluta unicamente nelle polizie cantonali, sicuramente questa situazione non sarà positiva”, ha riferito il presidente, ricordando che “questo noi l’abbiamo già più volte espresso come Conferenza dei comandanti”. L’auspicio è quello che “Fedpol inizi a reclutare, a selezionare e a formare il suo personale inquirente”.

Matteo Cocchi e i suoi colleghi sono molto preoccupati per il futoro. Il timore è che la Fedpol, che offre stipendi più alti, recluti i loro ispettori migliori. Per questo motivo essi propongono di partire con una formazione di agenti federali, magari appoggiandosi sui centri cantonali. Il presidente non si è però sbilanciato sul passato - ovvero sulla possibilità di lavorare con una Polizia federale depotenzia – e sulle criticità sollevate dal Controllo federale delle finanze. “Assolutamente non il mio compito”, ha comunicato Cocchi, specificando che “per noi è importante il costante dialogo e la collaborazione”.

Nel rapporto si parla anche parecchio dell’urgenza di rivedere la ripartizione dei compiti fra polizia federale e quelle cantonali, ritenuta non più adeguata. “Una revisione dei compiti non deve preoccupare”, poiché “se viene messa in atto vuol dire che ha come obiettivo quello di migliorare”, perciò “sicuramente è intenzione tutti cercare migliori situazioni”.

Cosa si auspica per il futuro? “Che si continui a lavorare come stiamo lavorando adesso, quindi con degli obiettivi comuni”.

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